Irritato, scocciato e amareggiato. José Mourinho, pur avendo apprezzato l’abnegazione dei suoi contro il Salisburgo, ha accusato la beffa a due minuti più recupero dalla fine. Il tecnico avrebbe preferito giocarsi il ritorno all’Olimpico in una situazione di parità, invece, dovrà sacrificare tutte le forze dei suoi per ribaltare la partita.
E siccome c’è anche un quarto posto da difendere in campionato con una rosa che non è extralarge, uscire dalla Red Bull Arena con una vittoria o un pareggio sarebbe stato utile. A peggiorare la situazione anche l’infortunio di Paulo Dybala al flessore sinistro che ha costretto lo Special One a cambiare la squadra all’intervallo facendo subentrare Celik e spostando El Shaarawy in attacco: “Ha dato dinamismo davanti e poi abbiamo messo Belotti per Abraham. Quando prendiamo gol non c’è più niente da fare“.
Ma il rammarico più grande è aver sfiorato il vantaggio: “Abbiamo dominato e sempre avuto il controllo della partita, ma sono stati sbagliati dei gol incredibili. C’è un rigore netto per noi nel primo tempo e siamo stati sfortunati nel cambio di arbitro (l’assistente al VAR Higler al posto di Nyberg ndc). Prendere questo gol all’ultimo minuto è ingiusto, ma è il calcio. Non c’è niente da fare“.
Il riferimento al rigore negato è al minuto 30 quando Pavlovic spinge Abraham con il braccio in area e l’attaccante si sbilancia cascando a terra. Poi, tira in ballo le scarse energie della squadra: “È duro pensare a giovedì dovendo ragionare già su domenica, abbiamo delle limitazioni dovute alla stanchezza”.
FONTE: Il Messaggero