Spalletti, e lo ha fatto più volte, si è spesso soffermato sul calendario della Roma. Che, nel mese di febbraio, sarà sicuramente più impegnativo di quello delle sue rivali, la capolista Juventus e il Napoli terzo. «Giocheremo undici partite in quaranta giorni e i miei giocatori faranno quindi gli straordinari». Questo concetto lo ha anche ampliato: «In quel periodo avremo sicuramente qualche problema». Non ha certo messo le mani avanti. Ha solo ragionato a cielo aperto, forte dell’esperienza accumulata nella sua carriera. Perché i singoli saranno più stanchi e faticheranno a recuperare da un match all’altro o a smaltire in fretta anche il più banale degli acciacchi. Ha insomma messo in preventivo la «flessione» che va data per scontata quando le partite sono ravvicinate: il lavoro in campo, in quel periodo, sarà ridotto al minimo. Nel discorso è finito il mercato: Lucio non ha chiesto nuovi titolari.
Ma che la rosa numericamente fosse quella del girone d’andata, ricordando che sia Salah (Coppa d’Africa) sia Florenzi (convalescente) potrebbero non essere disponibili per l’intero ciclo terribile. Dunque, come ha detto il tecnico, se uno esce da Trigoria, e Iturbe è partito ad inizio gennaio, un altro entra. Ha però lasciato più opzioni alla dirigenza. E in pubblico ha pure chiarito che gli andrebbe bene tanto il centrocampista offensivo che il centravanti di scorta. L’unico paletto, all’eventuale rinforzo, non è sfuggito alla platea: «Che non sia un apprendista». Perché non ha tempo di fare la scuola guida in allenamento, soprattutto nel bel mezzo della corsa scudetto. L’identikit: riserva di qualità e pronta all’uso, meglio ancora se italiana.
FULL IMMERSION – Bisogna capirlo perché il tour de force sta per iniziare e non farsi trovare impreparato. Solo la Roma, guardando gli appuntamenti delle 3 big attualmente sul podio Champions, giocherà 7 partite a febbraio. In meno di un mese, perché lo sforzo sarà concentrato in 26 giorni. E i giallorossi saranno gli unici a essere impegnati su 3 fronti, dovendo ancora scendere in campo nei quarti di Coppa Italia, turno secco all’Olimpico il 1° febbraio. La rivali si sono portate avanti in questa settimana. Così la Juventus, dovendo recuperare l’8 febbraio la gara di Crotone, avrà 6 partite e il Napoli solo 5. La differenza è tutta nelle coppe. Spalletti, nel prossimo mese, dovrà preparare entrambe le partite dei sedicesimi di Europa League contro il Villarreal. Allegri e Sarri, invece, potranno pensare solo all’andata degli ottavi di Champions, da giocare in trasferta contro il Porto e il Real Madrid.
PESO MASSIMO – Più impegni e soprattutto più quotate le avversarie in campionato per la Roma. Che, guardando il calendario, avrà almeno 2 gare contro formazioni che ancora hanno qualche ambizione: il 7 febbraio ospiterà la Fiorentina all’Olimpico e il 26 chiuderà il ciclo extralarge contro l’Inter a San Siro. Il percorso migliore è quello del Napoli che non incrocerà né squadre d’alta classifica né quelle che ancora sperano (con pochissime chance, per la verità, di salvarsi. La Juve, invece, aprirà il mese contro l’Inter, ma ospitandola allo Stadium.