Roma-Juventus è stata un capolavoro tattico o uno scempio calcistico? La sfida di domenica sera all’Olimpico è stata il posticipo della 25esima giornata di Serie A conclusa con i tre punti per la squadra di José Mourinho. In che modo? Quello migliore secondo il suo allenatore, “che ci consente di nascondere i nostri difetti, esaltando le nostre qualità“. Che oggi hanno un solo nome: difesa. Un terzetto formato da Mancini, Smalling e Ibanez che sta diventando la vera arma in più della Roma.
La difesa giallorossa determina le partite, tanto in fase di contenimento quanto in termini di pericolosità offensiva. Il gol di Mancini di domenica scorsa è il suo primo stagionale, 535 giorni dopo l’ultimo, segnato a settembre 2021 contro il CSKA Sofia. Una disabitudine evidente mostrata anche al momento del gol, con quel viso quasi incredulo prima della corsa sfrenata sotto la Curva Sud. “Mancini è in buon momento fisicamente e tecnicamente, in grande evoluzione ed è tranquillo“, parola di Mou.
Miglioramenti evidenti figli di un’analisi tecnica fatta quest’estate dal ragazzo. “L’anno scorso ho chiuso la stagione con 14 cartellini gialli e 1 rosso. Troppi. Per questo sto lavorando molto su me stesso“. L’ammissione era arrivata qualche settimana fa in conferenza stampa, ma i numeri di quest’anno sono lì a confermarlo. 25 partite in Serie A e solo 4 gialli. Mancini riguarda spesso le partite per capire dove migliorare, soprattutto nell’atteggiamento in campo perché “lo scorso anno prendevo tante ammonizioni stupide. Ho detto basta“.
Il lavoro paga sempre, ogni tanto anche con la soddisfazione di un gol. Ma per i difensori giallorossi quest’anno segnare è diventato un vizio “di famiglia” come amano chiamarsi loro tre. “Il gruppo della difesa”, il soprannome coniato proprio da Mancini poche settimane fa. Se sommati sono 7 i gol stagionali, con Smalling e Ibanez a quota 3 e il difensore italiano a 1. L’inedito destro da fuori area del match contro la Juventus è stato fondamentale per la vittoria ma è già la settima volta che la Roma si è affidata ai suoi colossi per decidere le partite portando a casa sempre il risultato. Sei vittorie e un pareggio. Quando segnano i difensori, la Roma non perde.
FONTE: La Repubblica – M. Juric