Sudore, cuore e sofferenza. E stavolta anche un pizzico di fortuna. La Roma di Mourinho si qualifica ai quarti di finale di Europa League e prosegue il suo cammino in Europa. A San Sebastian contro la Real Sociedad finisce 0-0, ma va bene così perché ai giallorossi bastano i due gol della gara di andata sette giorni addietro per andare avanti e continuare a sognare oltre confine. Il gruppo giallorosso torna nella Capitale stanco ma felice, perché è stata una battaglia soprattutto mentale e non ha mai mollato: come terrà a precisare a fine gara Mourinho.
La Roma fa quello che deve, gioca una prima metà di gara di entusiasmo, prova a far breccia va anche in vantaggio prima dell’intervallo ma il gol di Smalling è annullato per tocco di mano. Ma l’inglese resterà protagonista della serata giocando una partita sontuosa, dirigendo alla perfezione la difesa nella seconda metà sfida quando la Real Sociedad crescerà e la Roma starà lì a difendersi. E lo farà, sotto la guida attenta dell’inglese, con attenzione e precisione senza mai sbagliare nulla o quasi: e quando perde di vista il pallino stavolta c’è anche un pizzico di fortuna ad aiutarla come in occasione del clamoroso rimpallo davanti ai pali di Rui Patricio finito con una traversa e niente più.
La Roma sta lì, chiusa e pronta a ripartire ma soffre e si difende con ordine grazie agli uomini chiave che danno tutto e anche di più. Ottima la serata di Cristante ancora una volta tra i migliori pur senza avere Matic al suo fianco. Bene anche Zalewsky quando entra a un certo pun-to per l’infortunio di Karsdorp uscito con volto insanguinato: e due. Gli spagnoli picchiano eccome, l’arbitro fa giocare (forse anche troppo) ma alla fine è battaglia più o meno sana fin sotto i tre fischi.
Il bilancio è una qualificazione giusta e meritata, sofferta sì perché giocare a queste latitudini non è mai semplice, che porta la Roma ai quarti della seconda coppa europea: un passo per provare ad andare oltre quanto fanno lo scorso anno. Oggi il sorteggio, da evitare il Manchester United ma arrivati a questo punto è difficile pescare bene: i giallorossi lo sanno e aspettano con ansia l’esito dell’urna di Nyon.
Ora il derby, da oggi si parlerà solo di quello che sarà tutta un’altra storia ma stavolta la Roma ci arriva con l’organico quasi al completo (da verificare Karsdorp e Matic) e soprattutto in buona crescita. Non vuoi dire nulla perché dall’altra parte troverà una Lazio ferita, appena eliminata dalla coppa che lo scorso anno i giallorossi aveva vinto, e che vorrà dimostrare di non essere da meno. Conterà, come sempre nei derby, soprattutto la testa, male sensazioni arrivate ieri sera da San Sebastian in que-sto senso sono più che positive. Però bisogna giocarla e sarà tutt’altro che una passeggiata… come sempre. Roba da cuori forti!
FONTE: Il Tempo – T. Carmellini