Probabilmente è prematuro cominciare a prenotare i voli destinazione Budapest, ma è innegabile che il sorteggio venuto fuori dall’urna di Nyon sembra avere sorriso alla Roma, per la prima volta decima nel ranking Uefa. Il Feyenoord – al netto degli enormi problemi di ordine pubblico che lascia già prevedere – è senz’altro un avversario alla portata dei giallorossi, soprattutto dopo il precedente rappresentato dalla finale di Conference dello scorso anno, che ha riportato a Trigoria un trofeo dopo quattordici anni di digiuno.
Se vincere aiuta a vincere e la componente psicologia ha un suo peso, insomma, la squadra di Mourinho sembra partire favorita nella chiave del doppio incontro. Ma non basta. Se poi se il cammino, proseguisse, in semifinale la squadra giallorossa troverebbe una fra Bayer Leverkusen e Union Saint-Gilloise. Diciamolo: tre avversarie non titaniche sulla strada per la finalissima di Budapest.
Due giorni fa, salutando il collega Alguacil della Real Sociedad – quarto in classifica in Spagna – ha detto sicuro: “Il prossimo anno ci vediamo in Champions League“. Una frase che ha una doppia connotazione ottimistica, soprattutto perché domani si giocherà il derby contro la Lazio, che per certi versi assume quasi le vesti di uno spareggio per la Champions, appunto, anche perché la Roma parte con uno svantaggio di due punti e dello scontro diretto perso all’andata.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese