Sarà ancora Roma-Feyenoord ai quarti di finale. Ieri l’urna di Nyon ha decretato il tabellone di Europa League, che culminerà nella finale di Budapest. Un ritorno al passato per i giallorossi, che vedono negli olandesi il ricordo dello scorso maggio, quando a Tirana, grazie al gol di Zaniolo, si laureavano come primi campioni della Conference Europa League. Questa volta però saranno due le sfide: l’andata si giocherà il 13 aprile al De Kuip, calcio d’inizio alle ore 18.45, mentre il ritorno ci sarà sette giorni dopo, il 20 aprile alle ore 21, all’Olimpico, con la prelazione dedicata agli abbonati in Serie A partita già ieri pomeriggio.
Rispetto alla finale di Conference, il Feyenoord ha cambiato molti giocatori, tra i quali Senesi, Sinisterra e Malacia, ma ha trovato il giusto equilibrio tra campionato e coppa, anche grazie alla permanenza di Kokcu: la squadra di Arne Slot non perde infatti una gara ufficiale dallo scorso 27 ottobre, quando vennero sconfitti nei gironi di Europa League in Austria dallo Sturm Graz con un gol nei minuti di recupero. In campionato il Feyenoord è primo in classifica con 58 punti, con tre lunghezze di distacco dall’Ajax – e lo scontro diretto tra le due che si giocherà domani alle 14.30. Sarà una sfida delicata non solo per quello che riguarda in campo, ma anche per l’ordine pubblico.
Già a partire dal 2015, quando la Roma affrontò il Feyenoord nei sedicesimi di coppa, ci furono degli scontri nella Capitale, a scontarne le conseguenze in quel caso fu la Barcaccia, il monumento venne infatti danneggiato dagli olandesi. Le tensioni tra le due tifoserie sono state ribadite anche lo scorso maggio a Tirana, quando vennero fermati 60 supporters tra italiani e hooligans del Feyenoord. In caso di passaggio del turno, i giallorossi dovranno affrontare la vincente tra i tedeschi del Bayern Leverkusen e la sorpresa belga Royale Union Saint Gilloise, con la gara d’andata – che si disputerà l’ 11 maggio – che sarà in trasferta, con il ritorno in casa sette giorni dopo, il 18 maggio. Un’eventuale finale, inoltre, vedrebbe la Roma giocare fuori casa»”
FONTE: Il Tempo – M. Cirulli