La Roma si gioca quasi tutto in quattro settimane. Europa League sicuramente, dal momento che il quarto di finale contro il Feyenoord è una sfida di andata e ritorno contenuta in una settimana, tra i 13 e i 20 aprile. Ma anche in campionato, nella rincorsa al quarto posto che vale la Champions, José Mourinho deve superare tanti esami. La Roma torna in campo il 2 aprile contro la Sampdoria, poi giocherà in casa del Torino il sabato di Pasqua, domenica 16 alle 20.45 all’Olimpico contro l’Udinese, lunedì 24 a Bergamo contro l’Atalanta e infine sabato 29 ospiterà il Milan. Cinque partite di campionato. Ma nel mezzo ovviamente c’è il Feyenoord, che cade prima dell’Udinese e dell’Atalanta.
Fin qui la Roma ha risposto a ritmi altalenanti dopo le fatiche europee. A inizio stagione, con un girone in verità non molto impegnativo, ha vinto 4 volte (Empoli, Lecce, Sampdoria e Verona) e perso 2 (contro Atalanta e Lazio). Quando invece il livello si è alzato, ha pagato dazio in tre casi su quattro. Niente dunque e irrimediabile, nonostante 8 ko in campionato. E’ una stagione pazza in cui quasi tutti, non solo la Roma, si fanno male da soli. Di sicuro non è tempo di sacrificare la visione domestica per dedicarsi solo all’Europa League. E’ troppo lontana la fine della stagione – due mesi sono tanti – per scegliere l’obiettivo. In questo senso l’eliminazione dalla Coppa Italia, dolorosa per come è maturata, aiuta Mourinho.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida