Un calciomercato di riparazione che lo interessa direttamente e indirettamente non sta distogliendo Marco Tumminello dai suoi compiti: 4 gol nelle ultime 3 gare per il numero 9 della Roma Primavera, 15 in 13 stagionali, di cui 3 all’Inter, battuta in Supercoppa ed eliminata in semifinale di Coppa Italia. Altri 2 ai nerazzurri li aveva fatti l’anno scorso nella semifinale scudetto (vinta ai rigori) in cui rientrò in campo dopo la sostituzione per protestare con l’arbitro: attimo di follia che gli costò 6 turni di squalifica e l’esclusione dal ritiro con la prima squadra.
SUPERATO SOLERI – A Pinzolo c’era invece il compagno d’attacco Edoardo Soleri: quando c’era bisogno, tra ottobre e novembre, Spalletti ha chiamato lui. Nelle ultime 3 di campionato però è stato Tumminello ad andare in panchina coi grandi: un vice Dzeko in rosa non c’è, visto che Totti sta ritrovando il gusto di dedicarsi più al lancio che alla conclusione. L’unico che ha la caratteristiche del bosniaco è il 18enne di Erice, pescato a parametro zero nei Giovanissimi del Palermo nel 2012 e lanciato in serie A da Rudi Garcia poco prima dell’esonero. Spalletti non lo ha mai schierato, e come vice Dzeko aspetta Defrel: se non arrivasse il francese, potrebbe arrivare l’ora del siciliano, paragonato a Vieri.
INGHILTERRA – Defrel o no, a giugno chiuderà con le giovanili: piace ad Atalanta e Sassuolo (che segue anche Luca Pellegrini, terzino sinistro) ed a mezza serie B, ma lo seguono anche in Premier, Watford su tutte. E il suo contratto — firmato quando era ancora minorenne, e non si poteva andare oltre i 3 anni — scadrà nel 2018. Lui sta bene a Roma, la società vuole blindarlo, ma c’è un punto da chiarire, che sull’ingaggio ha il suo peso: è il più bravo della Primavera, o il più giovane della prima squadra? A mercato chiuso sarà tutto più chiaro.