Dopo il centrocampista serbo, ora Tiago Pinto spera di ottenere il si anche del direttore della difesa, Chris Smalling, che è nella stessa posizione di Matic ma non ha ancora deciso se rimanere alla Roma. Altro giocatore in scadenza è Stephan El Shaarawy per il quale tuttavia, come ha chiarito Tiago Pinto, “decidiamo noi”. Sta alla società valutare, e non a El Shaarawy, se rinnovare alle cifre attuali, che sono abbastanza impegnative. Siamo sopra ai 3,5 milioni netti, che sono tanti per un’azienda che deve abbattere i costi oltre a migliorare il fatturato.
El Shaarawy aspetta una chiamata per negoziare. Essendo molto legato a Roma e alla Roma, è disposto anche a ritoccare il nuovo contratto verso il basso, studiando una formula che lo premi in caso di rendimento soddisfacente. Al tempo stesso però non può restare a guardare molto a lungo. Se non è più importante a Trigoria, deve continuare altrove. Anche se sembra un veterano, Stephan compirà a ottobre 31 anni: non gli verrebbe difficile strappare un buon contratto in un’altra squadra, anche in Serie A.
Ma non è finita. C’è un ulteriore blocco di giocatori della Roma che non conosce ancora fino in fondo il proprio destino. Pensate ad Andrea Belotti, che pur di raggiungere Mourinho ha accettato di firmare un contratto annuale, con rinnovo determinato da condizioni non semplici. Ecco, qui si deve ripartire da zero. Belotti, che ha giocato con continuità prima della sosta, deve ancora segnare il primo gol in campionato e dimostrare in pieno il suo valore. A quel punto valuterà insieme alla società il da farsi. La separazione non è esclusa.
Sembra invece sicuro l’addio di Camara e Llorente, che sono stati ingaggiati in prestito con diritto di riscatto libero. Il secondo, il difensore spagnolo, giocherà titolare contro la Sampdoria domenica 2 aprile ma poi probabilmente tornerà nelle retrovie. Camara è già fuori gioco da tempo. Infine occhio a Wijnaldum, fin qui impalpabile a causa del lungo infortunio che gli ha sottratto resistenza e brillantezza. E’ in prestito con diritto di riscatto dal Psg e va in scadenza nel 2024. Per tenerlo la Roma deve acquistarlo: ma oggi non sembra proprio intenzionata a farlo perché Gini ha uno stipendio elevatissimo. I Friedkin non sono disposti a ospitarlo per qualche anno se non lo riterranno strategico per la squadra che verrà. Sembra assurdo, rispetto a quanto Mourinho aveva immaginato l’estate scorsa, ma Wijnaldum è sotto esame come tanti compagni.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida