Gini Wijnaldum non si aspettava il suo ritorno in nazionale con un brutto ko del genere. A distanza di un anno è tornato a vestire la maglia dell’Olanda, ma il pesante 4-0 contro la Francia gli ha rovinato la festa. Tanta frustrazione per la prestazione dei suoi, ma anche un sorriso per aver giocato tutti e novanta i minuti del match delle qualificazioni agli Europei, confermando la sua totale ripresa dall’infortunio e una forma fisica in costante miglioramento. È quello che ha anche percepito Rafael van der Vaart stella della nazionale olandese di Ajax e Real Madrid, che ieri da commentatore televisivo ha elogiato la performance di Wijnaldum: “È l’unico che salvo insieme a Geertruida. Sono contento per Gini, è in netto miglioramento e sta crescendo atleticamente“.
E Mourinho non può che essere soddisfatto. Anche perché oltre alla forma fisica, Wijnaldum sta prendendo quella maggiore sicurezza in campo da consentirgli di aumentare la qualità e la leadership: “Mi sento bene, ho superato l’infortunio“, ha ammesso ai media locali. Partita di carettere per il centrocampista, così come le sue dichiarazioni a fine partita: “Non si può approcciare alla partita come abbiamo fatto noi. Non si possono fare de gli errori del genere, soprattutto contro un’avversaria come la Francia che ha degli attaccanti letali. Ma non è questo il momento di farci prendere dal panico. Abbiamo giocato con diverse assenze (Frenkie de Jong, Cody Gakpo e Matthijs de Ligt, ndr), ma il modo in cui abbiamo regalato i gol non ha nulla a che vedere con la qualità dei giocatori. Abbiamo avuto un atteggiamento sciatto”.
Insomma, Wijnaldum non ha nascosto la sua delusione e da vice capitano della squadra non le ha mandate a dire. Si è preso la responsabilità di parlare chiaramente per cercare poi di voltare pagina già dalla prossima gara. Ed è quello che vuole fare anche con la Roma dopo il derby perso. Wijnaldum spera che queste gare con la nazionale possano aiutarlo a ritrovare gamba e ritmo, per essere più incisivo nel centro campo giallorosso. E a pro posito, dopo la gara contro la Francia Gini ha risposto alle critiche sul modulo: “Credo fermamente nel 4-3-3, è il sistema con cui mi sento più a mio agio. Altri potrebbero pensarla diversamente“.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi