Cinquanta tra storie, aneddoti e personaggi che hanno come filo conduttore Trigoria. Dal 1979 il luogo dove nascono i sogni di un popolo che ha fatto della Roma una ragione di vita. Trigoria, la tana dei lupi è il libro del giornalista Paolo Assogna, edito da Cairo per la collana sportiva diretta da Gianluca Di Marzio, che ci porta dietro le quinte del “centro sportivo più maggico d’Italia”. Luogo di tensioni. Come quelle del settembre 2000, quando mille ultras giallorossi si presentarono fuori dai cancelli per contestare i futuri Campioni d’Italia.
Luogo di campioni. Su tutti Francesco Totti, autore delle prefazione. Un incipit dovuto per quella che è stata la sua casa per oltre 25 anni. Un’icona amata e a volte mal sopportata – da leggere gli aneddoti con Baldini e Spalletti – da chi ha frequentato fugacemente il centro sportivo durante il regno dell’ex capitano. Ma quei campi sono stato anche luogo di allenatori. Vincenti e non. Da Liedholm a Eriksson, passando per Zeman, Capello e Spalletti.
Tanti le storie su di loro, tra rapporti con la stampa non sempre felici, scaramanzie e litigi con i calciatori. L’aneddotica inventata dello svedese, le paranoie dell’attuale allenatore del Napoli e il processo di costruzione di una mentalità vincente adottato per cinque anni da Fabio Capello. Ogni persona, una storia. Tranne gli attuali padroni di Trigoria. La famiglia Friedkin e il totem José Mourinho, volutamente assenti nelle 185 pagine del libro.
FONTE: La Repubblica