Terremoto sulla capitale. Ora anche Roma e Lazio rischiano di finire a processo per le plusvalenze. Il Procuratore Figc Chiné attende la trasmissione della carte dalla giustizia ordinaria per far scattare l’indagine sportiva, ma stavolta vuole tutto in mano prima di procedere e capire le tempistiche. Per il club giallorosso, la Procura di Roma ha acquisito materiale e intercettazioni da quella di Torino, e l’inchiesta ora rischia di allargarsi. La Procura di Tivoli invece punta il dito contro operazioni poco chiare fra la società biancoceleste e la Salernitana legate entrambe a Lotito dal 2012 al 2021. Chiné vuole capire se questa nuova ramificazione del caso plusvalenze possa poi portare eventualmente a pene afflittive in questa stessa stagione.
È molto difficile fare previsioni su cosa rischi il club dal punto di vista della giustizia sportiva. Il ventaglio di sanzioni previsto dal Codice di Giustizia Sportiva poi è molto ampio anche se è prassi ormai che non si possa determinare la corretta valutazione di un acquisto. L’accusa però è chiara: secondo le carte, i dirigenti “esponevano fatti materiali non rispondenti al vero o ne omettevano rilevanti”, e lo facevano “al fine di conseguire ingiusto profitto” mettendo in moto operazioni chiuse per importi “notevolmente maggiorati non rispondenti al valore di mercato”. Tradotto: dando vita a plusvalenze fittizie.
Nel primo caso, sono previste ammende e penalizzazioni di uno o più punti, nel secondo, il mancato rispetto del codice pre vede per il club – qualora queste infrazioni abbiano permesso di iscriversi al campionato e/o alle coppe europee –anche la retrocessione. Scenari, va ribadito, che ad oggi appaiono a dir poco prematuri. La società sta collaborando e auspica venga fatta chiarezza, ritenendo di aver operato nel pieno rispetto delle norme vigenti.
FONTE: Il Messaggero – A. Abate & S. Carina