Una Roma al risparmio ha incominciato al meglio il rush finale della stagione: nove partite di campionato più l’Europa League, da vivere tutte di un fiato sperando di raggiungere tutti gli obiettivi prefissati. I ragazzi di Mourinho si prendono tre punti contro il Torino, compiendo il minimo sforzo possibile: Dybala apre le marcature su calcio di rigore dopo appena otto minuti e poi, stringendo i denti e le maglie, riescono a portare a termine la gara mantenendo il minimo vantaggio.
Da segnalare che questo è il dodicesimo clean sheet in campionato ( diciassettesimo in totale) per la Roma, a riprova che il tanto vituperato Rui Patricio, l’altrettanto vituperato Mancini e l’impresentabile Ibanez non sono così male. Se poi vogliamo estendere il discorso al fatto che in una squadra che subisce pochi gol, il merito è anche e soprattutto del centrocampo mi verrebbe da sottolineare le prove difensive di Cristante: mal visto da molti tifosi ma fondamentale per l’equilibrio e i palloni che ruba ogni partita.
Non possiamo pensare che sia un caso il fatto che su dodici clean sheet totalizzati dalla Roma in questa stagione, Cristante sia stato in campo – sempre per tutta la partita – in undici occasioni. Forse sarebbe il caso che qualche tifoso iniziasse ad analizzare meglio le partite. Possiamo augurare a Bryan – e, ovviamente a tutta la Roma – di fare lo stesso percorso di un altro mediano fischiato per anni e poi diventano idolo dell’Olimpico e uno dei simboli dell’ultimo scudetto: Damiano Tommasi. E Cristante, Rui Patricio, Mancini, Ibanez, insieme a Llorente, che si sta dimostrando un buon cambio per i titolari, saranno fondamentali nelle prossime partite che metteranno alla prova Mourinho e i suoi ragazzi.
Non è un caso che ci soffermiamo su questi ragazzi perché loro, assieme a Smalling, sono il fulcro del gioco difensivo della Roma e spulciando i numeri, è interessante notare che su diciassettenne clean sheet totalizzati dalla Roma in tutte le competizioni stagionali, per ben sedici volte è arrivata la vittoria. Quando la Roma non prende gol, vince; è una sentenza vera e propria se si esclude l’unico pareggio a reti bianche della stagione – per altro preziosissimo – ottenuto in terra basca contro la Real Sociedad che ha sancito il passaggio del turno per la squadra giallorossa.
Adesso più che mai sarà fondamentale continuare su questo andazzo, e, rimanendo a questa settimana, non incassare gol a Rotterdam sarebbe importante, anche in caso di pareggio: giocarsela in casa con l’Olimpico completamente giallorosso e senza la spada di Damocle del gol in trasferta, potrebbe pesare in maniera decisiva sulle sorti del match. Ancor più prezioso, sarebbe un clean sheet in caso di vittoria a quel punto la semifinale sarebbe ipotecata.
Lo dicevamo qualche mese fa prima della finale di Conference League e lo ripetiamo adesso: la Roma è molto più forte del Feyenoord, se c’è qualcosa che mi deve spaventare sono i numeri e, come sempre, la squadra giallorossa. Perché molto spesso è la Roma ad essere nemica di se stessa, ancor più dei suoi avversari e perché oltre alla finale dello scorso anno c’è anche il precedente del 2014-15 ad arridere ai giallorossi; se si volesse credere alla scaramanzia ci si potrebbe preoccupare ma dato che non ci crediamo…
Altrettanto fondamentale sarebbe , la domenica successiva, chiudere con la porta inviolata anche la partita contro l’Udinese. In questo pazzo campionato, dove la corsa alla Champions League è l’unico spunto che possa regalare emozioni ad uno spettatore neutrale, sembra che nessuno voglia prendersi le prime quattro posizioni e ad ogni giornata, quando una, quando un’altra, tutte le protagoniste perdono punti in maniera inattesa.
La Roma stessa, dopo la sconfitta nel derby, sembrava fuori dalla corsa – più per motivi psicologi che di punti, dato che era quinta ad un punto dal Milan che la precedeva – adesso, dopo due vittorie consecutive, è terza. Allora vincere contro l’Udinese, in attesa dei due scontri diretti di Bergamo e dell’Olimpico contro il Milan, avrebbe un valore inestimabile.
Se si aggiungesse il passaggio del turno in Europa League, la Roma potrebbe arrivare a quella fase decisiva lanciata a mille e un ulteriore spinta potrebbe dargliela anche lo stato di forma delle due avversarie che, in questo momento, toccano i minimi stagionali. Però è ancora presto, anche per noi, per guardare così avanti: adesso c’è il Feyenoord e questa è la gara dell’anno. Per ora.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – di Alessandro Nardi
https://tuttoasroma.it/ultime-notizie-as-roma/eventi/agenda-giallorossa-settimana-dal-10-al-20-aprile-2023/