La rottura con Pietro Berardi era stata troppo brusca per non avere subito una carta in mano. Ed infatti la carta c’era e sembra anche di livello, con la Roma che ieri ha ufficializzato l’arrivo di Lina Souloukou, nuovo Ceo e general manager del club. La Souloukou è già a Roma, tanto che ieri ha svolto in Campidoglio il suo primo incontro ufficiale con il sindaco Roberto Gualteri, accompagnata da Ryan Friedkin e dal responsabile legale Lorenzo Vitali.
Un incontro fissato da tempo per le “presentazioni ufficiali”, a cui ha fatto seguito un simpatico siparietto (su invito del sindaco) con i consiglieri comunali e i presidenti delle commissioni al lavoro per discutere sulla pubblica utilità dello stadio di Pietralata (venerdì il sopralluogo in zona). “Grazie per il grande lavoro che state facendo”, il messaggio di Ryan, che si è espresso in italiano.
La Souloukou, quindi, è già a tutti gli effetti operativa. “Lina è una leader esperta, rispettata e riconosciuta nel mondo del calcio e del business: siamo felici di poterle dare il benvenuto nella famiglia della Roma. Lavoreremo con lei per portare il club al più alto livello, come meritano tifosi e città“, hanno detto ieri congiuntamente Dan e Ryan Friedkin. Che hanno conosciuto la Souloukou (che sta già studiando italiano da un po’) durante la comune esperienza in Eca, rimanendo affascinati dalla sua professionalità e dalle sue conoscenze nel mondo del calcio.
“Esprimo la mia gratitudine alla famiglia Friedkin per avermi dato questa opportunità – ha detto l’a.d. — Ho apprezzato e compreso lo spirito e l’ambizione della proprietà e sono onorata di avere la possibilità di condividere le sfide che attendono la Roma. Sono entusiasta di entrare in questo storico club e non vedo l’ora di mettere a disposizione l’esperienza che ho maturato nel mondo del calcio internazionale“.
La Souloukou è figlia di un portiere, Sotiris, che ha giocato nel calcio semiprofessionistico greco ed a sua volta è cresciuta giocando a pallavolo, dove da giovanissima è sbarcata anche in nazionale. Poi, però, a soli 20 anni ha deciso di cambiare vita, entrando nel dipartimento antidoping dell’Olimpiade di Atene 2004.
L’anno dopo si è trasferita in Spagna, laureandosi prima in giurisprudenza a Salamanca e concludendo un master in diritto e gestione dello sport nel 2006 a Madrid. Diventata avvocato specializzata in diritto sportivo nel 2008, Lina ha fondato il suo studio legale con la sorella, diventando consulente di tanti club e del Tribunale arbitrale (ma oltre che di calcio, si è occupata anche di basket e pugilato).
Madre di due figli, la Souloukou dal 2019 al 2022 è stata Ceo dell’Olympiacos, dove è invece entrata nel 2016 come responsabile legale, per poi diventare appunto direttore generale e a.d. E da dove commentò così l’arrivo di Mou in giallorosso: “Grande allenatore, un numero uno. Sono sicura che avrà successo anche a Roma”. Nel 2019, quindi, il presidente dell’Olympiacos Marinakis cambiò tutto, scegliendo lei, il nuovo allenatore Pedro Martins, il d.s. Karembeu e l’attuale d.t. del Monza Modesto.
E l’Olympiacos tornò a vincere, valorizzando anche il vivaio e introducendo l’Under 23. Nel frattempo, però, per la Souloukou si erano spalancate anche le porte dell’Eca, dove ha lavorato al fianco di gente come Al Khelaifi(Psg), Soriano (City), Gil (Atletico Madrid), Van der Sar (Ajax), Koc (Fenerbahçe), Antonello (Inter) e Gazidis (ex Milan), oltre ovviamente a Dan Friedkin. Che l’ha scelta lì, portando un’altra ventata di rosa nel nostro calcio.
Nella Roma l’hanno preceduta nel tempo prima Flora Viola e poi Rosella Sensi, ma nel calcio italiano oggi ci sono anche Rebecca Corsi (Empoli), Magda Pozzo (Udinese). E poi Evelina Christillin (consiglio Fifa), la Pimenta (che ha raccolto l’eredità di Mino Raiola) e Marina Granovskaia al Chelsea, ma in passato pure Valentina Mezzaroma (Siena) e Barbara Berlusconi (Milan). Ora c’è la Souloukou. E per la Roma è più di una semplice scommessa.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese