Un’altre notte europea nella quale pubblico giallorosso sarà protagonista, e proprio sui tifosi il portoghese ha concentrate il focus nelle parole della vigilia. “Quello che so è che abbiamo una squadra in fiducia, uno stadio che vuole giocare il match, non sarà li soltanto per applaudire, cantare o sventolare le bandiere. Loro sanno la differenza tra l’essere allo stadio e giocare una partita perché lo hanno fatto in precedenza. Ho rispetto del Feyenoord, ma ho fiducia nei miei giocatori e nei miei tifosi”.
Il grande dubbio per Mou riguarda Dybala, che vuole esserci a tutti i costi ma la decisione definitiva verrà presa soltanto a poche ore dal match: ”La grande pressione per me è sta bene o non sta bene, perché se ho un dubbio sarà sempre un dubbio. Se inizia magari non giocherà 90′ o magari si fa male dopo 10 minuti. Se va in panchina ed entra e si fa male, poi non hai altri cambi. Per me la decisione è più gioca o non gioca”. L’argentino si è fermato a Rotterdam per un affaticamento all’adduttore destro, ma i tifosi sperano possa ripetere quanto già fatto sempre in Europa nella settimana del doppio confronto con il Salisburgo.
Prima del tecnico ha parlato anche Cristante nella conferenza stampa di ieri. Il centrocampista giallorosso, subito incalzato, ha “confessato” il motivo dietro la sua insostituibilità: “Vado forte, do il meglio che posso dare. Cerco sempre di dare il mio contributo alla squadra. Faccio quello che devo fare”. Sul club, poi, Bryan ci tiene ad elogiare il lavoro dei Friedkin: “Penso che in questo momento ci sia una grande società dietro. Prima era un periodo di transizione, sono arrivato alla fine dell’era Pallotta e sono arrivati i Friedkin che stanno facendo grandi cose. Hanno preso un grande allenatore e penso l’insieme delle cose, porti a questa crescita societaria”.
FONTE: Il Tempo – L. Pes