Nel giorno in cui Mourinho celebra, ma solo oggi si saprà come – la centesima presenza sulla panchina della Roma, Gasperini leggerà un capitolo delicato dei suo settimo anno di fidanzamento (e oggi 324 partite) con l’ Atalanta. Due avventure cominciate entrambe ad agosto, ma che sembrano portare davvero lontano nel tempo, nonostante le distanze siano diverse. Da parte sua, nel suo 100° giorno da romanista in campo, Mourinho scopre problemi da affrontare. Ma rispetto all’inizio della sua avventura, c’è un bagaglio di certezze in più da utilizzare.
In meno di due stagioni Mourinho ha portato alla Roma un trofeo che mancava da 14 anni e, soprattutto, una consapevolezza nuova, uno spirito di gruppo immarcescibile, oltre che una coesione col tifo da anni antichi. A evidenziarlo, in fondo, è proprio il suo marchio di fabbrica: la difesa. Basti pensare che la squadra ha collezionato 9 “clean sheet” nel 2023 in Serie A: nei maggiori 5 tornei europei da inizio anno ha fatto meglio solo il Barcellona (11).
Certo, oggi mancherà il totem Smalling, così come un cambio di lusso come Wijnaldum, senza contare che i 120 minuti giocati giovedì contro il Feyenoord daranno forse benzina psicologica, ma potrebbero zavorrare le gambe di tanti. Eppure, nonostante la seminale di Europa League conquistata, la garanzia della zona Champions non va dispersa. Anche perché, proprio come per Gasperini, il futuro di Mourinho è ancora tutto da decidere.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini / A. Elefante