Quarantasette infortuni da inizio stagione e un’emergenza che fa davvero paura. La Roma si prepara al doppio match-ball con Inter e Leverkusen in condizioni quanto mai disastrose e con tanti titolari al limite delle forze. Mourinho domani contro i nerazzurri dovrà fare a meno anche di El Shaarawy (lesione al flessore e stop di almeno 15 giorni) e dello squalificato Celik. Out anche Smalling, Karsdorp, Kumbulla e Llorente, mentre Dybala e Wijnaldum siederanno in panchina con poche speranze di entrare. Il focus, infatti, si sposta soprattutto sulla semifinale di Europa League quando la Joya e Gini torneranno a dare una mano dal 1′ a una squadra arrivata scarica sul fotofinish ma che potrà contare su altri due sold out all’Olimpico e sul ritorno di Matic.
Nessuna squadra italiana d’altronde ha giocato più della Roma nelle ultime due stagioni. Saranno almeno 109 al 4 giugno, di più in Europa hanno fatto solo City, Real Madrid, Liverpool e Chelsea. Che hanno rose decisamente più lunghe. Lo sa bene Mourinho che lo ha rimarcato anche mercoledì alimentando tensione con i Friedkin e Pinto in una situazione che ha il sapore dell’ultimo capitolo.
Il tecnico punterà forte sulla coppa sperando di recuperare in un’ipotetica finale anche gli altri infortunati. Con l’Inter spazio quindi a Bove e Solbakken (o Volpato) ma in difesa e sulle fasce c’è davvero poco da scegliere. Mou si aspettava maggior sostegno dalla società. Quello che ha trovato Xabi Alonso dalla Federcalcio tedesca: “A differenza della Roma il mio Leverkusen avrà due giorni in più e una partita in meno per riposare”. Mica poco.
FONTE: Leggo – F. Balzani