Se si esclude il Napoli – comprensibile il calo recente, costato però la semifinale di Champions – nessuno ha brillato per continuità. In questa speciale classifica c’è sul podio l’Inter che, anche nella percezione dei tifosi, è stata straordinaria una settimana e disastrosa l’altra. In questo turnover isterico di sentimenti, il più coinvolto è stato Inzaghi che ora si sta prendendo qualche rivincita. E domani c’è la Roma che vive invece un momento complicato.
La situazione di Mou è forse peggiore di quella del collega, sebbene il portoghese possa contare sulla passione incondizionata del tifo: panchina non saldissima; gli obiettivi della qualificazione in Champions e della finale di Europa League da giocarsi in una fase non esaltante (un punto nelle ultime 3 giornate); e un’infermeria affollata. L’Inter può permettersi un turnover sensato, Mou non ha Smalling ed El Shaarawy, Dybala è in panchina, sono out Kumbulla, Llorente, Belotti.
In più, le ultime esternazioni sul pessimismo andante (rosa ridotta, arbitri inadeguati) sono parse l’anticipazione di un allarme immanente. Nel girone di ritorno i giallorossi hanno conquistato 21 punti, appena uno in più del Milan e sei in meno dell’Inter. All’andata, però, hanno avuto la meglio sui nerazzurri (2-1)
FONTE: La Gazzetta dello Sport