“L’Italia è diventata una tappa di passaggio mentre è stata una destinazione per tantissimi anni ma questo credo sia la conseguenza dello sviluppo globale che c’è stato, lo shift dal punto di vista economico del nostro paese rispetto ad altri. Il calcio è cresciuto indubbiamente diventando sempre più competitivo e difficile, cosa che il calcio italiano ha avuto come caratteristica principale, la tattica, la complessità a vincere le partite anche con le squadre minori perché sono tutte preparatissime. Ha un po’ pagato il non aver avuto quella lungimiranza necessaria per seguire i trend che stavano imperversando da altre parti, portando quindi l’Italia a essere un paese di esportatore di campioni e non più un paese destinazione come è stato negli anni 90”.
