Il legame che c’è tra la Roma e la sua tifoseria è un nodo difficile da sciogliere. Da due anni i Giallorossi scendono in campo con la consapevolezza che a fianco a loro troveranno la loro gente, facendo registrare sold out a ogni partita. La trasferta a Bologna non ha fatto eccezione. 1.800 tifosi hanno lasciato la Capitale, macinando chilometri in una giornata uggiosa di metà maggio.
I cori incessanti hanno spazzato via la pioggia, cercando di dare quella spinta in più agli uomini di Mourinho, necessaria per arrivare a quei tre punti sperati. La vittoria non è stata conquistata, ma è stata l’ennesima gara condotta con abnegazione e rispetto verso la maglia. I tifosi hanno apprezzato la prestazione messa in campo.
Il match è iniziato con il consueto “Roma Roma Roma”. Poi non ci sono stati cori nel primo quarto d’ora. A fine primo tempo svelato il mistero, quando lo speaker ha annunciato la morte di un tifoso bolognese, Massimiliano Bozza. La partita è finita con la curva giallorossa che ha cantato “Forza Roma” e “Combattete per noi”.
Giallorossi, che allo scadere dei 90’, si sono portati sotto il settore ospiti per ricevere l’abbraccio della tifoseria e prendere le forze per la semifinale di ritorno in Europa League di giovedì in terra tedesca. Tre partite di campionato più la semifinale di ritorno: se i risultati non sono del tutti scontati, la certezza è che la tifoseria camminerà sempre, mano nella mano, con la squadra.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – V. Conti
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