Mourinho lancia l’allarme Dybala. Il tecnico, al termine del match con la Salernitana ha parlato delle condizioni dell’argentino, rivelandosi pessimista per un suo ritorno in vista della finale di Europa League contro il Siviglia: «Paulo sta male, non so come si sentirà tra dieci giorni, non sono ottimista». Nonostante l’ottimismo delle ore precedenti al match, dove l’argentino sembrava essere della gara, lo Special One ha gettato ombre sul recupero dell’argentino, anche se a Trigoria si farà di tutto per permettergli di giocare la finale di Budapest dal primo minuto. Il portoghese ha poi fatto il punto sui restanti giocatori di ritorno dall’infermeria: «Smalling ed El Shaarawy hanno giocato tutta la partita, mentre Wijnaldum ha messo tanti minuti nelle gambe. Devo capire se Camara è solo stanco o si è fatto male. Celik sta benino, Spinazzola vediamo».
Puntuale arriva la bordata riguardo alla penalizzazione alla Juventus, che ha stravolto per l’ennesima volta la classifica del campionato: «Sapere questa cosa a due giornate dalla fine è strano per tutti, compreso per loro. Se mi avessero detto una cosa del genere prima di Monza o Bologna avremmo avuto un approccio diverso, adesso siamo costretti a puntare tutto sull’Europa League. Mi dispiace per Allegri e i calciatori, perché hanno conquistato quei punti in campo, ma la verità è che il campionato è compromesso».
Sulla partita, Mourinho si è detto scontento della prestazione della squadra, in particolare del primo tempo: «Abbiamo giocato una prima frazione di poca intensità, qualità e concentrazione. Probabilmente è dovuto ai tanti cambi, alcuni obbligati, altri concordati, ma anche dei tanti giocatori al limite, magari e anche colpa mia, ma la situazione non è facile. Nel secondo tempo con le sostituzioni la squadra è migliorata, tant’è che abbiamo vinto 2-1. Magari meritavamo di più, ma la Salernitana ha meritato il pareggio per l’atteggiamento dimostrato. Hanno giocato come se fosse una finale di Champions nonostante fossero salvi, si sono comportati da professionisti».
Infine, Mou ha ribadito che la qualificazione alla Champions in campionato non è mai stato un obiettivo: «Non mi piace vendere fumo. Anche se l’ha detto Tiago Pinto, lui è il direttore e io l’allenatore, siamo molto amici, ma a volte le nostre opinioni non coincidono».
FONTE: Il Tempo – M. Cirulli
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