Fosse per lui, non avrebbe alcun dubbio: Gianluca Scamacca ha scelto la Roma. Da anni spera di tornare a casa e di un futuro in comune ha spesso fantasticato con il compagno del barrio, Davide Frattesi, che è cresciuto con lui nel quartiere di Fidene.
I due, che hanno giocato insieme nel Sassuolo e sono entrambi nati nel 1999, hanno spesso immaginato di rientrare a Trigoria come calciatori affermati, dopo averla lasciata giovanissimi più o meno controvoglia. Ma ancora i tempi non sono maturi. Tiago Pinto in queste ore sta chiudendo l’ingaggio a parametro zero di N’Dicka ed è soprattutto concentrato sulle cessioni, compreso il 30 per cento di Frattesi, che gli servono a sistemare il bilancio in ossequio al fair play finanziario: entro il 30 giugno servono circa 28 milioni di plusvalenze, per evitare che l’Uefa aumenti la multa patteggiata un anno fa o addirittura stabilisca un taglio nella rosa da iscrivere all’Europa League. È dunque chiaro che il discorso del centravanti possa essere tranquillamente rimandato a luglio.
Scamacca intanto sta completando la convalescenza dopo l’intervento al ginocchio destro effettuato a metà aprile. Il menisco esterno, che gli ha impedito di concludere la stagione e di vincere la Conference League da protagonista con il West Ham, è ormai in via di guarigione dopo il paziente percorso di riabilitazione gestito al Villa Ada World Medicine, uno dei centri del settore più apprezzati tra gli atleti, guidato da Andrea Cerriti. Ora Scamacca è in vacanza a Porto Cervo ma continua a lavorare con un fisioterapista di fiducia della famiglia. Nelle prossime settimane è previsto un controllo finale ma i medici prevedono che per l’inizio di luglio, quando cominciano i ritiri delle squadre italiane, possa cominciare gradatamente la preparazione atletica ed essere così pronto per la prossima stagione.