La clausola di 12 milioni valida fino 31 luglio accende e spegne di continuo le sirene sul futuro di Dybala. La formula della clausola, del resto, è particolare. Perché è esercitabile dai club esteri se Paulo accetta una nuova destinazione, ma anche in Italia. Nel secondo caso però la Roma avrebbe voce in capitolo, accollandosi il rischio di un ulteriore aumento di stipendio in caso di rinuncia da parte del giocatore.
Ieri, comunque, il procuratore dell’argentino Jorge Antun ha confermato che al momento non esiste nulla di concreto a parte la Roma: “Paulo non ha parlato con nessuno e non ho ricevuto chiamate o offerte dai club sauditi. Ho il compito di ascoltare i club interessati a Dybala e il giocatore è in vacanza”.
Escludendo i sondaggi in arrivo dalla Premier League, la Roma ha la volontà di confermare Dybala, il giocatore che nella sostanza sposta gli equilibri. E Paulo vuole restare alla corte di Mourinho, alla luce delle belle parole spese a fine stagione e della lacrime sincere di Budapest. Dal 1° agosto in poi, una volta scaduta la clausola, ogni giorno sarà quello buono per un incontro faccia a faccia, per definire il futuro con la massima serenità. Dybala è già il più pagato della rosa perché le presenze, i gol e gli assist hanno fatto scattare i bonus portando il suo stipendio a 6 milioni di euro.