Adesso ci siamo. Dopo mesi di discussioni e lavori per arrivare all’approvazione del bando ufficiale, nella giornata di oggi sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte per i diritti tv della Serie A in relazione al prossimo ciclo. Un periodo di tempo che si estenderà su un minimo di tre e un massimo di cinque anni, grazie alle recenti modifiche della Legge Melandri.
La Serie A ha deciso di mettere a bando ben 24 pacchetti di diritti per le prossime stagioni calcistiche. Si tratta di 8 soluzioni differenti declinate su ognuno dei tre archi temporali possibili (tre, quattro o cinque anni). Si va da una co-esclusiva totale a diverse soluzioni per il prodotto in esclusiva, passando per il sistema già utilizzato ora in Serie A e fino alla possibilità di assegnare dei turni di campionato in esclusiva a un solo operatore.
DAZN e Sky alla riscossa Ma quali sono le emittenti pronte a darsi battaglia? Chi ha presentato offerte per il campionato di Serie A? Partendo dalle certezze, DAZN è sicuramente della partita. La piattaforma di sport in streaming ha investito tanto, con una crescita importante nel tempo, e il suo percorso non è ancora completo. La Serie A è un contenuto fondamentale e non vuole farsela scappare, strizzando principalmente l’occhio a tutti quei pacchetti che concedono il prodotto in esclusiva.
Stesso discorso per Sky, il cui interesse nei confronti della Serie A è stato confermato dall’executive vicepresident Marzio Perrelli: «Premetto che la Serie A, come sempre, ci interessa. Faremo le nostre valutazioni, ora abbiamo tutti gli elementi a disposizione, compreso l’impatto dei due anni in cui abbiamo trasmesso solo 3 partite su 10 in co-esclusiva».
Certo è che Sky si è già resa conto di poter sopravvivere in questi anni pur senza essere l’attore principale del calcio italiano. E non vanno dimenticati gli investimenti già effettuati per offrire al pubblico la nuova Champions League e le sfide delle altre coppe europee in esclusiva a partire dalla stagione 2024/25 (solo Amazon si è unita per la Champions, con la migliore partita del mercoledì sera). Da capire quindi la portata dell’eventuale investimento.
L’ipotesi AmazonIn corsa potrebbe esserci anche Amazon, che per il momento non ha fornito conferme ufficiali. Tuttavia, alcuni pacchetti – uno in particolare – sembrano disegnati su misura per il colosso statunitense. E’ il caso dei tre turni completi (in determinati periodi dell’anno) che potrebbero essere assegnati ad un unico operatore. Un pacchetto che Amazon ha già comprato nel Regno Unito per quanto riguarda la Premier League (trasmette due turni completi, tra Boxing Day e 30 dicembre).
Restando sul fronte dello streaming, non dovrebbe esserci nessuna offerta da parte di Apple, che ha deciso di lanciarsi nel mondo del calcio, ma lo ha fatto con una partnership a tutto tondo e di durata decennale con la MLS. Stesso discorso per Paramount (che trasmette la Serie A negli USA ed è diventata sponsor dell’Inter dall’ultima giornata di campionato con il Torino), che non sembra interessata ai diritti nazionali del massimo campionato italiano.
La novità delle sfide in chiaro Un nuovo ruolo da protagonista potrebbero averlo invece le emittenti che trasmettono in chiaro. Il nuovo bando per i diritti tv della Serie A ha aperto alla possibilità di trasmissione “free” per alcune partite di campionato, fino a un massimo di 79 incontri a stagione. Un’ipotesi che fa gola alla Rai, che sarebbe pronta a mettersi in gioco dopo un ciclo (quello 2021-2024) che l’ha vista esclusa dal calcio per club.
Stesso discorso per Mediaset. Il CFO di MediaForEurope Marco Giordani aveva parlato di razionalità in caso di eventuali offerte. Resta da capire come abbia deciso di muoversi l’emittente, ora che il gruppo ha dovuto fare i conti con la scomparsa del fondatore Silvio Berlusconi e che si dovranno cercare i nuovi equilibri interni alle società di famiglia.
Infine, tra i gruppi potenzialmente interessati alla diretta in chiaro ci sarebbe potuta essere Warner Bors. Discovery. La società controlla il canale tv Nove, che in questi anni ha trasmesso alcuni eventi calcistici anche di alto livello. La Serie A in chiaro poteva essere una nuova opportunità di investimento, ma il gruppo non sembra essere interessato a questa opportunità.
FONTE: Calcio&Finanza – M. Sacchi