A guardare bene, Miami si può leggere anche come una affermazione: mi ami. Ecco, Paulo Dybala – in vacanza in questi giorni nella capitale della Florida – quando pensa alla Roma e ai suoi tifosi questo dubbio non ce l’ha affatto. La Joya, infatti, anche nella prossima stagione, sarà il cuore della squadra che sta nascendo, e non soltanto perché i bonus del suo contratto lo hanno già portato a essere il calciatore più pagato della squadra (6 milioni netti), in attesa che la cancellazione della clausola rescissoria per l’estero da dodici milioni – da fare entro la fine di luglio – lo porti ad un ulteriore scatto in avanti nello stipendio.
Proprio per questo il ruolo dell’attaccante argentino nello scacchiere di José Mourinho è chiaramente decisivo. Insomma, Dybala “sempre e per sempre”, come canterebbe Francesco De Gregori, se non fosse che delle 57 partite giocate dalla Roma nella scorsa stagione Dybala ne ha saltate ben 19, cioè esattamente un terzo. Non basta. Nelle 38 disputate, la sua presenza media in campo è stata pari a circa 66 minuti, restando quindi fuori (anche qui) per circa un terzo del tempo disponibile.
Ciò nonostante il suo bottino pari a 18 gol e 8 assist è stato straordinario. Ancora di più, verrebbe da dire, proprio perché sgranato in un lasso di tempo ristretto e fra diversi “stop and go” per via degli infortuni muscolari di cui è rimasto vittima. Proprio per questo la società giallorossa, alle prese innanzitutto con la complicata attività delle cessioni per fare quella trentina di milioni di plusvalenze indispensabili da qui a fine giugno, riflette anche su un eventuale arrivo che abbia una duttilità tale da potere eventualmente sostituire la Joya in caso di necessità.
Dalla Florida si sposterà alle Bahamas, per poi tornare negli Usa. Il 23 giugno, infatti, Dybalasarà a Orlando per un evento benefico organizzato da Ronaldinho a cui prenderanno parte anche altri calciatori e diversi grandi ex come Ronaldo, Roberto Carlos, Emerson, Higuita, Rivaldo, Valderrama e Dida. Al netto del relax, comunque, chi lo conosce bene sa già come l’ambizione dell’attaccante non si è affatto quietata. Vuole tornare a giocare in una Roma ambiziosa, che faccia da trampolino di lancio alla Coppa America che ha messo già nel mirino. Perché la fame di Joya non finisce mai.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini