Stangata su José Mourinho, squalificato per 4 turni dalla Uefa per gli insulti rivolti all’arbitro inglese Taylor dopo la finale di Europa League persa a Budapest contro il Siviglia ai rigori. Una sanzione in qualche modo anticipata dalle parole del presidente Aleksander Ceferin, che un paio di giorni fa aveva dichiarato: “Dobbiamo punire il bullismo nei confronti dell’arbitro, dobbiamo essere più severi. C’è ormai una pressione costante, ogni decisione arbitrale viene discussa e si è andati troppo oltre”.
Non solo Mourinho, però, perché nel comunicato pubblicato ieri dalla Uefa è stata sanzionata pesantemente anche la Roma, sia per la finale col Siviglia sia per la semifinale di andata con il Bayer Leverkusen: Trigoria non ha ancora ricevuto gli atti ufficiali della sentenza ma ha comunque preannunciato il ricorso.
Queste le sanzioni per la finale: 1 – Quattro giornate di squalifica a José Mourinho “per aver rivolto un linguaggio offensivo a un ufficiale di gara”; 2 – 50 mila euro di multa alla Roma e divieto di vendere biglietti ai propri tifosi per la prossima partita in trasferta delle competizioni Uefa, per accensione di fuochi d’artificio, lancio di oggetti, atti di danneggiamento e disturbo alla folla; 3 – multa di 5 mila euro per comportamento scorretto della squadra; 4 – la Roma sarà costretta a contattare la Federcalcio ungherese entro 30 giorni per la liquidazione dei danni causati dai propri tifosi, vale a dire per i cestini rotti, le scatole di carta, i bicchieri, le spine dei cavi e due sedili divelti.
A queste sanzioni vanno aggiunte quelle per la gara col Leverkusen: 1 – 30 mila euro di multa e chiusura parziale dello stadio – almeno 6 mila posti, metà in Tevere e metà in Monte Mario – durante la prossima partita casalinga in competizioni Uefa per lancio di oggetti; 2 – 32 mila e 500 euro di multa per accensione fuochi d’artificio; 3- 18 mila euro di multa per ostruzione di pubbliche vie di passaggio.
Una stangata senza precedenti, che molti tifosi romanisti hanno interpretato come una vera e propria “dichiarazione di guerra” da parte della Uefa. “Forse adesso – uno dei commenti sui social network – i Friedkin faranno finalmente sentire la loro voce”.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini