La finale di Budapest continua a tormentare la Roma. Una storia infinita che non è terminata sul rigore realizzato (dopo esser stato ripetuto) da Montiel alla Puskas Arena dopo 146 minuti di gioco, ma continua a protrarsi a quasi un mese dal match. A cominciare dall’immediato post partita con il faccia a faccia tra Mourinho e Taylor, proseguendo con i fatti dell’aeroporto che hanno coinvolto alcuni tifosi giallorossi e l’arbitro inglese, fino ad arrivare alle decisioni della Uefa in merito a Siviglia-Roma, ma non solo, arrivate nel pomeriggio di ieri.
Una vera e propria stangata per il club, ma, soprattutto per il tecnico portoghese. Lo Special One è stato squalificato, infatti, per ben 4 turni. Quasi l’intera durata del girone della prossima Europa League. Il motivo è legato «all’aver rivolto un linguaggio offensivo a un ufficiale di gara», ed è ovviamente legato all’episodio avvenuto nel parcheggio dello stadio di Budapest, quando Mourinho ha atteso Taylor (accompagnato dal designatore Uefa Rosetti), gridando più volte all’arbitro «***king disgrace». Ma non è tutto.
Il massimo organo calcistico europeo ha deciso di sanzionare il club giallorosso per il comportamento dei tifosi all’interno dell’impianto: «Multare l’AS Roma per 50.000 euro e vietare di vendere biglietti ai propri tifosi in trasferta per la prossima partita di una competizione Uefa, per accensione di fuochi d’artificio, lancio di oggetti, atti di danneggiamento e disordini del pubblico»; «Multare L’AS Roma di 5.000 euro per il comportamento scorretto della squadra»; «Ordinare all’AS Roma di contattare la Federcalcio ungherese entro 30 giorni per la liquidazione dei danni causati dai suoi sostenitori, ovvero per i cestini rotti, le scatole di carta, i bicchieri, le spine dei cavi e i due sedili rotti».
Decisioni pesantissime quelle nei confronti del club giallorosso, soprattutto se confrontate a quanto accaduto a Praga per la finale di Conference League tra Fiorentina e West Ham, con il club inglese che ha ricevuto un divieto di trasferta per 2 gare con condizionale, nonostante l’oggetto lanciato in campo abbia colpito il calciatore Biraghi.
Oltre a multe e squalifiche relative alla finale, però, da Nyon sono arrivati provvedimenti anche in relazione al match dell’Olimpico contro il Baver Leverkusen dell’11 maggio scorso. «Multare l’AS Roma per 30.000 euro e ordinare la chiusura parziale dello stadio, che dovrà essere ridotto di almeno 6.000 posti a sedere [3.000 posti in Curva Nord e 3.000 posti in Tribuna Monte Mario, durante la prossima partita di competizione Uefa, per lancio di oggetti»; «Ammenda di 32.500 euro per accensione di fuochi d’artificio»; «Ammenda di 18.000 euro per blocco dei passaggi pubblici sugli spalti».
Un totale di 135mila euro di multa oltre alle chiusure e alla squalifica di Mourinho. Mano pesante, anzi, pesantissima sulla Roma, che, ovviamente, sta già preparando il ricorso in attesa del dispositivo.
FONTE: Il Tempo – L. Pes