Sempre più padroni, sempre più presenti. I Friedkin volano in giro per l’Europa e qualche volta tornano in Texas con un nuovo contratto firmato. Nella fattispecie hanno completato l’acquisto del Cannes, una squadra di calcio che gioca nella quinta serie francese ma rappresenta una suggestione irresistibile per chi si occupa di cinema. Passeggiando sulla Croisette, il famoso lungomare, i Friedkin hanno ottenuto la garanzia di poter costruire un complesso immobiliare di cui lo stadio di proprietà sarà un elemento fondante. Ed è evidente che se il piccolo Cannes riuscirà a scalare le classifiche sportive, il ritorno d’immagine sarà enorme per tutto il gruppo industriale.
Non solo. Un giorno in Costa Azzurra potrebbero essere dirottati alcuni giovani della Roma. E’ lo stesso meccanismo che lo scorso anno ha condotto i Friedkin a interessarsi al Kortrijk, o se preferite Courtrai, club ben più strutturato che frequenta la prima divisione belga.
Il passaggio di proprietà non è mai stato ufficializzato (neanche quello del Cannes, a dire il vero) ma l’influenza americana sulla società è ben nota da quelle parti: nel Kortrijk non a caso ha giocato per un anno il terzino texano Reynolds, che nella Roma non è riuscito ad affermarsi ma in Belgio si è adeguato a una realtà più compatibile con il proprio livello. Non è finita qui.
La Roma dei Friedkin è arrivata anche in Giappone, dove nello scorso mese di novembre ha approfittato di una breve tournée per ufficializzare l’accordo con il Nagoya Grampus (la delegazione dei dirigenti era stata anche a Trigoria), squadra che contribuirà a diffondere il brand Roma nella J-League.
Ma siccome la stella polare del loro business calcistico resta in Italia, i Friedkin contano di costruire lo stadio anche a Roma dopo aver stabilito una relazione proficua ed efficace con la giunta Gualtieri. E in ambito sportivo hanno assicurato il massimo sostegno a José Mourinho nel blitz effettuato nei giorni scorsi in Portogallo.
FONTE: Il Corriere dello Sport