Il gruppo Friedkin ha acquistato il Cannes. La trattativa è durata circa un anno, ma alla fine domanda e offerta si sono incontrate e il club francese che milita in Championnat National 3 (quinta divisione nazionale) è diventato di proprietà dello stesso gruppo che possiede la Roma.
Questo non significa che nascerà una partnership tra le due realtà con uno scambio di giovani, perché il livello tecnico ha una differenza abissale. Il presidente sarà Ryan Friedkin che gestirà il club assieme al fratello Corbin: “È un momento emozionante per entrare a far parte di una squadra di calcio così leggendaria. Cannes e questa parte della Francia hanno sempre avuto un posto speciale nei nostri cuori”, sono le prime dichiarazioni.
Non avrà alcun ruolo Dan Friedkin che si concentrerà esclusivamente sulla Roma e sugli affari oltreoceano. L’acquisizione del Cannes può rivelarsi un investimento a lungo termine, considerando che la società francese è anche proprietaria di terreni edificabili nei pressi del centro sportivo. Costruire in una località turistica esclusiva situata sulla Costa Azzurra e famosa per il festival internazionale del cinema, può portare guadagni considerevoli. In secondo piano anche gli interessi cinematografici del gruppo che si sposano con la vocazione della cittadina.
Dagli affari immobiliari, a quelli sul mercato. Tiago Pinto oggi volerà a Milano per chiudere la trattativa Volpato-Missori con il Sassuolo. Ieri, invece, assieme alla Ceo Souloukou ha trascorso la giornata a Londra dove avrebbe chiuso quella con il Leeds per riportare Llorente in prestito secco a Trigoria. In via di definizione anche l’accordo per Nissen Kristensen che ha già dato il suo via libera al trasferimento. Restando in Premier, piace Patson Daka del Leicester. La retrocessione in Championship ha dato il via a un fuggi fuggi generale e la Roma vorrebbe approfittarne strappando l’attaccante in prestito per un anno in attesa che torni Abraham.
Prima dell’acquisizione di Tammy due anni fa, era proprio lui l’obiettivo dei giallorossi ma all’epoca ha preferito il Regno Unito. In Inghilterra ha trascorso due stagioni realizzando solo 9 gol in 53 presenze, meglio è andata quando era al Salisburgo dove in quattro anni ne ha segnati 68.
FONTE: Il Messaggero