E se fosse tutta una manovra per strappare Frattesi all’Inter? Attenzione perché tra Roma e Sassuolo l’asse si rafforza: ieri a Milano i due dirigenti, Tiago Pinto e Giovanni Carnevali, hanno formalizzato l’accordo per il trasferimento dei giovani Volpato e Missori per 10 milioni, più il 15 per cento sulla futura rivendita che sarà girato alla Roma.
Sette e mezzo è stato valutato Volpato, dall’alto del ruolo di trequartista e dei due gol segnati in Serie A, due e mezzo il terzino Missori, che è un 2004 assai interessante di cui si è accorto anche José Mourinho.
Fin qui i fatti. Come è un fatto acclamato l’intesa verbale raggiunta da Giuseppe Riso, procuratore di Frattesi, con l‘Inter. Ma la Roma cerca proprio quel tipo di centrocampista: dinamico, aggressivo, prolifico. E sull’ex diamante del vivaio vanta la proprietà del 30 per cento del cartellino. Tiago Pinto ha ribadito a Carnevali la posizione: se lo volete vendere a 40 milioni, noi ci prendiamo i nostri 12 e ci ritiriamo in buon ordine. Se invece la valutazione scende a 30, la Roma c’è. Perché di fatto pagherebbe Frattesi, nel frattempo diventato un titolare della Nazionale, appena 11 milioni cash: tolti i 9 del famoso 30 per cento, ci sono i 10 appena contabilizzati con Volpato e Missori. Un investimento che sembra conveniente soprattutto perché la concorrenza non ha ancora messo i soldi sul tavolo della trattativa: né l’Inter, che resta davanti, né il Milan.
Bisogna quindi avere pazienza. “Siamo ancora interessati a Frattesi? Ora siamo interessati a tornare a Roma” ha detto Tiago Pinto con una delle sue battute uscendo dal meeting milanese.
Inoltre esistono altre opportunità per la Roma. Non tanto Viña, che piace al Bournemouth ma ha un valore contabile alto e quindi non garantirebbe plusvalenze anche in caso di cessione, e neppure Shomurodov, che non ha mercato dopo i sei mesi deludenti nello Spezia. L’opportunità migliore può venire da Ola Solbakken, arrivato a gennaio a parametro zero. Lo cercano diversi club a cominciare dai tedeschi dell’Hoffenheim.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida