Nessun caso Roma e tolleranza zero verso la maleducazione. Marco Serra della sezione di Torino il famoso quarto uomo di Cremona dismesso solo per motivi tecnici e non appunto per quella lite con Mourinho ma rimarrà dentro l’Aia visto che andrà al Var avendo dato disponibilità per questo cambio di ruolo e mano dura, ferma, nei confronti di chi sgarra. Le regole sono regole dappertutto e vanno rispettate.
La domanda è questa: esiste un caso Roma? Rocchi, nega con una tranquillità che spinge a credergli. “No, non c’è nessun caso Roma e io voglio parlare di 20 allenatori e non di uno solo. E nessuno ci ha mai chiesto ha ribadito di non voler arbitrare la Roma. Se un arbitro mi chiedesse questo gli direi tranquillamente che ha sbagliato mestiere. Di certo però c’è una cosa: non è bello vedere una partita con 60 persone autorizzate in campo che creano un caos pazzesco ad ogni decisione. Questo è un problema che si deve affrontare.”
“La federazione ha un rapporto splendido con la Roma. Costruttivo, davvero bello. E in tutti i confronti che abbiamo avuto non abbiamo mai parlato di arbitri. Un rapporto talmente positivo che non capisco quali possano essere i virus che qualcuno cerca di diffondere continuamente”, ha invece svelato il presidente federale Gabriele Gravina. Che, però, non si è smarcato dal tema centrale, battendo su un punto: “Nessuno esclude ci possa essere stato un errore che abbia danneggiato la Roma, ma non è un bel vedere da qualunque parte lo si voglia giudicare una continua aggressione al quarto uomo per un fallo laterale o per un calcio d’angolo. Non è un problema di regole ma di educazione. Che è un principio fondamentale nell’ambito di un rapporto civile”.
Roma avvisata quindi. I vertici arbitrali e quelli federali il segnale lo hanno mandato subito, sin dalla prima conferenza stampa a luglio. Con largo anticipo. Serve cambiare atteggiamento per evitare rischi di qualunque genere.
E per vedere Mourinho in panchina soprattutto, visto che non c’è stata all’ultima e non ci sarà nemmeno al debutto. Insieme a Foti, un altro che qualche problema ce l’ha avuto. Non solo in Italia ma anche in Europa. Così come lo Special, ovviamente, che oltre i confini di giornate di qualifica ne dovrà scontare quattro.
FONTE: Il Messaggero – G. Mustica