Serve un doppio sì per dare l’accelerata decisiva alle trattative per Morata e Renato Sanches. Diversi, non fosse altro che il primo sì dipende esclusivamente dalla volontà della Roma, mentre l’altro è subordinato alle decisioni del Psg.
Proprio l’asse parigina è quella maggiormente attiva in queste ore. Infatti proseguono i contatti tra la Roma e il Psg per Renato Sanches. Il club degli emiri ha aperto alla formula del prestito (l’unica possibile, attualmente per i giallorossi) ma con l’obbligo di riscatto. Tiago Pinto continua ad insistere per un prestito con diritto di riscatto, anche a cifre alte. Ma non vorrebbe esporsi economicamente prima di aver “provato” il prodotto. Un’operazione in pieno stile Wijnaldum. Che la Roma potrebbe tentare anche per l’ex Paredes.
Si continuerà a lavorare, senza perdere d’occhio le volontà del Bayern Monaco riguardo Sabitzer l’altro obiettivo a centrocampo. Che per adesso rimangono invariate: cessione a titolo definitivo per 15 milioni. Allo stato attuale, impossibili da assecondare per i giallorossi.
L’altro sì riguarda Alvaro Morata. L’incontro dei giorni scorsi tra l’agente del calciatore e Pinto ha certificato due cose: lo spagnolo costa 20 milioni di euro e l’Atletico Madrid non fa sconti. Serve un investimento “fuori budget” che i Friedkin devono autorizzare. Anche con una certa urgenza, visto il pressing dell’Inter. I nerazzurri hanno già presentato un’offerta (15 milioni) e, dopo l’incontro milanese con l’agente, hanno incassato anche l’assenso del calciatore. Il club di Zhang è attualmente in vantaggio, vista la pronta disponibilità economica. Inzaghi lo ha messo al primo posto, tanto quanto Mourinho che da settimane lavora ai fianchi con Dybala per strappare una promessa di attesa allo spagnolo. Quello che serve ora alla Roma. Tempo.
FONTE: La Repubblica – M. Juric
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