Nonostante avesse praticamente carta bianca sul suo lavoro da responsabile del settore giovanile, Vincenzo Vergine ha deciso di lasciare la Roma per cominciare una nuova avventura. Dove? Al Milan che nello stesso ruolo ha salutato Angelo Carbone e ha corteggiato il dirigente giallorosso per avviare un nuovo percorso di valorizzazione dei giovani. Lo stesso che ha fatto alla Roma dal suo arrivo nella Capitale, nel 2021.
Vergine ha avuto la bravura di dare continuità al progetto – già vincente e riconosciuto in Italia e nel mondo – apportando poi le sue modifiche per strutturare e riorganizzare il settore giovanile – coadiuvato da Bruno Conti, Alberto De Rossi e Marco Cassetti: la crescita di nuovi ragazzi promettenti tramite anche i nuovi piazzamenti dei vari allenatori delle squadre di categoria, la scoperta di nuovi talenti anche all’estero (come il croato Sergej Levak) e i rinnovi di quei ragazzi più promettenti e che erano sotto osservazione anche di altri club, come Pagano, Pisilli e Cassano.
Dopo un anno dal suo arrivo ha dovuto fare i conti anche con l’addio di De Rossi alla panchina della Primavera, un evento quasi storico dopo diciannove anni, scegliendo come sostituto Marco Guidi, un suo uomo di fiducia sin dai tempi della Fiorentina. Scelta che si è rivelata vincente e che ha portato a un ottimo lavoro dei ragazzi e al successo in Coppa Italia. Vergine ha avuto la fortuna di incontrare Mourinho nel suo percorso in giallorosso: il tecnico ha valorizzato i giovani, li ha fatti crescere portandoli in prima squadra e facendoli esordire. Tahirovic, preso per 200mila euro sotto la gestione Vergine-Mourinho è salito tra i grandi e meno di un mese fa è stato venduto all’Ajax per 7,5 milioni. Con i ringraziamenti di Pinto che ha portato a casa una super plusvalenza.
Per Vergine adesso è il momento di cominciare una nuova sfida, il “prof”, come viene chiamato a Trigoria, ha avuto un ottimo rapporto con i Friedkin, mentre con Tiago Pinto ci sono sempre stati scambi continui di informazioni, idee e strategie sui vari giovani dei settori giovanili. Più che vincenti in queste due stagioni. La Roma ha infatti vinto il titolo due volte con l’Under 16, poi con l’Under 17, l’Under 14 Regionale, l’Under 13 Pro, oltre ovviamente alla Coppa Italia Primavera. Merito di Vergine, ma tanto merito anche di Bruno Conti che ha visto crescere la maggior parte dei ragazzi che sono a Trigoria, da Totti in poi (e a proposito, il figlio Cristian tra pochi giorni comincerà ufficialmente la sua avventura al Frosinone), e che continuerà a seguire le categorie giovanili con qualità, passione e professionalità.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi
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