Venti giorni abbondanti di ritiro, dei quali circa la metà in Portogallo. Due di riposo di ritorno dall’Algarve, poi di nuovo sotto con le amichevoli: nota da tempo quella col Tolosa in programma domenica 6, da ieri svelata anche l’ultima prima dell’inizio del campionato. Avversario il Partizani di Tirana, teatro della sfida quello che per ogni romanista è stato lo stadio dei sogni, l’Arena Kombetare. Proprio nell’impianto in cui è arrivato un trofeo europeo a 61 anni dall’ultimo sollevato al cielo dai giallorossi, andrà in scena l’ultimo atto non ufficiale dell’estate. Poi sarà di nuovo la volta degli impegni che contano, quelli da tre punti.
La Roma 3.0 di José Mourinho ha lavorato sodo nella fase embrionale del precampionato, mostrando anche una buona condizione atletica e a sprazzi un gioco con qualche piccola ma sensibile variazione rispetto alle recenti abitudini. Non sempre i carichi di lavoro sono stati leggeri, soprattutto nella prima parte del ritiro, quella svolta a Trigoria quando il termometro ha superato costantemente i 40 gradi. Tanto da convincere lo Special One a concedere due giorni di riposo alla squadra (il ritrovo è fissato per sabato al Bernardini, prima della partenza verso la Francia). (…)
Nei test portoghesi è sembrato in grande spolvero Dybala, che ha seguito una gestione personalizzata del lavoro, come già accaduto spesso nell’ultima stagione. Discorso simile per Matic, cui è stata risparmiata la presenza in campo nell’ultima gara a Faro per evitare inutili affaticamenti. A fermarsi è stato invece Solbakken, che a causa del problema all’adduttore subito nel test col Latina non si è quasi mai allenato col resto dei compagni in Algarve, fino ai giorni in mezzo alle ultime due amichevoli, quando è riapparso in gruppo. Anche per il norvegese però il momento-no sembra essere alle spalle e ormai non manca molto al suo rientro definitivo. (…)
FONTE: Il Romanista – F. Pastore
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