Anche l’Uefa celebra Francesco Totti. Il gol su rigore contro il Cesena che mercoledì sera ha spinto la Roma in semifinale di Coppa Italia, ha riportato il capitano della Roma sotto i riflettori. Il giorno dopo la rete decisiva nel quarto di finale l’Uefa ha celebrato il numero dieci giallorosso: «Il Re di Roma va ancora forte a 40 anni», si legge nel post su Instagram. Totti non finisce mai. Ieri contro il Cesena è rimasto in campo 99 minuti, compreso il recupero concesso dall’arbitro, ha retto bene anche fisicamente dopo quasi due mesi che non disputava una partita dall’inizio (solo cinque presenze dal 1’ in questa stagione).
IN FORMA – Totti è andato vicino al gol anche su punizione, ha fornito assist per i compagni, ha dato il via all’azione del gol di Dzeko. Ha dimostrato di stare bene e di poter essere ancora utile a questa squadra. Spalletti aveva detto di volergli dare più spazio e contro la Fiorentina il capitano potrebbe avere una nuova chance. Mancherà Perotti, non è ancora tornato Salah. Dietro a Dzeko ci saranno Nainggolan ed El Shaarawy, ma il Faraone non ha brillato neanche contro il Cesena e Spalletti sta pensando a una staffetta con Totti per martedì contro la squadra viola. La Roma viene da due prestazioni negative, contro Sampdoria e Cesena, e c’è bisogno di cambiare qualcosa.
POSSIBILISTA – Intanto la partita di mercoledì sera ha restituito convinzioni a Francesco. Si sente bene, si entusiasma ancora quando scende in campo. Vuole aspettare un paio di mesi prima di prendere una decisione definitiva. A novembre disse con più sicurezza: «Se sto così bene perché smettere?». Il capitano vuole capire anche che succede alla Roma, quali saranno le prospettive per la prossima stagione. Ma non succederà come nello scorso anno, quando ci fu un tira e molla per il rinnovo del contratto fino alla fine della stagione. Quest’anno Totti sarà messo in condizione di decidere, anche se ha detto che vorrà confrontarsi con la società. La voglia di continuare è tanta e gli hanno fatto piacere le parole di Gandini, che ha detto poco dopo essersi insediato nella carica di amministratore delegato che sarà Totti a scegliere cosa preferisce fare l’anno prossimo. Per decidere di continuare a giocare un altro anno il capitano vorrebbe avere prospettive un po’ diverse da quelle di questa stagione, perché è stato utilizzato con il contagocce.
NO A FERRERO – Se avesse voglia potrebbe chiudere alla Sampdoria, il presidente Ferrero glielo ha chiesto la scorsa estate, quando si incontrarono in una cena al Circeo e glielo ha ribadito la scorsa settimana, quando è andato a trovarlo in ritiro in albergo a Genova: «Se vuoi chiudere divertendoti vieni da noi, uno come te che sta a fare in panchina?», gli ha detto Ferrero. Totti ha ringraziato, ma la decisione l’ha presa da tempo, non vestirà una maglia diversa da quella giallorossa. E allora aspetterà di capire gli eventi, come tira il vento. Mercoledì sera, dopo la gara con il Cesena, è andato a cena con i cugini e altri amici, era da tanto tempo che non trascorreva un dopo partita così sereno. «Quando gioca la faccia gli si illumina, ma se rimane in panchina non gli si può dire niente», racconta un parente che era a cena con lui. Totti non sa stare senza calcio.