Come è che si dice? Il massimo risultato col minimo sforzo. O meglio con uno sforzo non esagerato. Mourinho shot the Sheriff (per citare i The Wailers) e la Roma vince a Tiraspol portandosi a casa 3 punti pesanti nel girone G di Europa League. A risolvere una gara bruttina ci ha pensato Lukaku che ha dovuto aspettare però l’ingresso di Dybala per riaccendere il fuoco sacro.
Prima infatti la Roma era sembrata decisamente poco concentrata, per non dire annoiata. Nel primo tempo il gol del vantaggio è arrivato all’ultimo secondo con una botta di fortuna: punizione di Paredes e deviazione maldestra della difesa moldava. Prima qualche rischio (vedi il palo dello Sheriff) e tanti giocatori sotto tono. Tra loro Renato Sanches uscito dopo 28 minuti tra giramenti di testa e la paura di un nuovo stop muscolare.
Nella ripresa i moldavi hanno trovato il pari con Tovar approfittando di una dormita generale. A quel punto Mourinho (in tribuna perché squalificato) è corso ai ripari: dentro Dybala, che doveva riposare. La Joya ha subito illuminato il gioco insieme a Bove e innescato la rete di Lukaku trovato da un tacco volante di Cristante. Da quel momento in poi la Roma ha trovato maggiore smalto e sfiorato il tris prima con Belotti, poi con lo stesso Cristante.
Nel finale brivido per un’uscita di Svilar che poteva costare il rigore per lo Sheriff. «Vittoria meritata, ma non mi è piaciuto il primo tempo, troppo lento e senza aggressività. Poi c’è stata la reazione. Sanches purtroppo è questo, sta sempre a rischio. Il Bayern non ha capito, neanche il PSG e anche noi facciamo fatica. Ha avuto tre giorni di riposo, era super ok per giocare oggi altri 45 minuti, ma ha sentito qualcosa. Lukaku più gioca più entra in forma», le parole di Mourinho chiamato ora a un’altra doppia trasferta con Torino e Genoa. Pure qui serve vincere.
FONTE: Leggo – F. Balzani
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