UTR
PRESIDENTE: Fabrizio Grassetti
VICEPRESIDENTE: Antonio Calicchia
TESORIERE: Romeo Capelli
SOCI: 87.000
di Elisa Suriano
SECONDA PUNTATA
Fabrizio Grassetti, Presidente dell’Unione Tifosi Romanisti, risponderà ad alcune domande per illustrarci la loro realtà:
“L’Unione Tifosi Romanisti nasce ufficialmente il 28gennaio 2000. L’Associazione è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale, è volontaria, apolitica, indipendente e persegue fini di solidarietà sociale.
L’U.T.R. ONLUS è moralmente associata all’A.S. Roma S.p.A.”.
“L’Associazione che non ha finalità di lucro, ha per scopo la promozione di attività sportive dilettantistiche ed attività motorie in genere, della cultura e dell’arte, manifestazioni e spettacoli, formazione, educazione, ricreazione, istituzione, turismo e solidarietà. In particolare, essa ha come scopo di promuovere e sviluppare il tifo sportivo in favore delle squadre dell’A.S. Roma S.p.A., nel rispetto delle norme etiche di educazione civica e sportiva, delle leggi dello Stato e di osservanza delle direttive morali di comportamento”.
L’Associazione dei Club dell’Unione Tifosi Romanisti nasce dal Personal Jet di Nilo Iosa, Presidente che è nei ricordi di tutti i tifosi romanisti, che lo fondò nel 1972 e restò in auge fino al 1999 quando si trasformò appunto in UTR
Quali sono le vostre iniziative in programma per il futuro? “L’iniziativa prioritaria per noi è quella di seguire la squadra della Roma in casa, in trasferta, in Italia ed in Europa. Saremo presenti in molti alla trasferta di Crotone, e proprio la sera prima saremo presenti alla manifestazione di apertura del Roma Club Catanzaro. Ovviamente prima di tutto ciò ci sarà l’appuntamento per la gara contro la Fiorentina e come di consueto tutto lo Stadio Olimpico sarà addobbato dai nostri striscioni così da creare un atmosfera calda, da inizio partita fino al fischio della fine dell’incontro. Saremo certamente presenti anche allo stadio Tre Fontane per sostenere l’AS Roma Primavera durante lo scontro con il Monaco in Youth League. Ultimo, per il momento, perché potremmo parlarne per ore, ma non meno importante è il match con il Villa Real, staremo fuori i soliti tre giorni e sarà una bellissima occasione per salutare i nostri amici dei Club esteri. Ci sarà la riunione annuale il 19 Febbraio prima di Roma-Torino, vorrei ricordare che oggi il comitato esecutivo dell’UTR ha pubblicato un comunicato di sostegno per la realizzazione dello Stadio della Roma, prendendo una posizione netta ed invitando le istituzioni a dare vita a questo stadio nella maniera concordata con le stesse in precedenza”.
State gia organizzando qualcosa per Pinzolo? “La Roma non è mai scesa in campo senza che qualche Socio dell’UTR fosse presente. La tradizione di seguire la squadra in ritiro è ultra decennale, si potrebbe scrivere un libro su ritiri che le persone non ricordano più. Saremo presenti quindi in molti per sostenere con tutte le nostre forze la Roma. Porteremo avanti una tradizione, anche questa ultra decennale, ‘L’imbocca al lupo Roma’ che rappresenta il primo contatto che la squadra ha con i tifosi, e questa manifestazione avviene proprio a Pinzolo. Infine abbiamo l’importante Memorial a Luisa Petrucci, l’indimenticabile donna più tifosa del mondo con il suo famoso ombrellino. Questo Memorial viene dato vita da una partita di calcio tra una selezione dell’UTR e una selezione della stampa, oppure dello staff tecnico della Roma”.
Cosa pensa della situazione attuale della tifoseria Giallorossa in seguito alla decisione presa dal Governo circa le barriere? “Definisco il problema mal posto e grottesco perché se si vuole credere che con le barriere migliori l’ordine pubblico a parer mio è follia. Sicuramente la situazione in caso di barriere è più controllata, ma secondo me la parola “controllare” non è idonea a questo contesto. Sono contro la violenza, benvengano tutte le cautele per far si che questa non abbia luogo, ma le barriere non hanno senso in nessuna delle due problematiche appena esposte. In Europa si va verso le abolizione di ogni separazione e noi invece inventiamo le barriere. Sostengo l’ordine pubblico ma deve essere più mirato e giusto, altrimenti esso stesso, se non è mirato, può comportare delle reazioni”.