Dal più amato, al più odiato. Mourinho non poteva scegliere momento peggiore peggiore per chiamare in campo Andrea Belotti, dopo il gol di Zapata che ha riacciuffato la Roma e surriscaldato l’ambiente del Grande Torino. Probabilmente, però, il destino dell’ex capitano era già scritto prima che entrasse dalla porta di emergenza di una sfida vissuta ancora ai margini. La stessa piazza che pochi mesi fa, nel primo incrocio da avversario, si è divisa tra chi lo contestava e chi l’applaudiva, domenica sera è stata unita nell’accoglienza “speciale” al vecchio idolo fin dall’annuncio dello speaker.
Tifosi ingrati? «Nel calcio il nemico esiste da sempre, fa parte del gioco e in qualche modo era inevitabile che finisse così – le parole di Ciccio Graziani -. La gente, delusa, reagisce spesso di pancia, ma poi chiede un autografo. Belotti ha sbagliato ad andarsene senza dire una parola, il popolo si era rivisto in lui, doveva dare un messaggio chiaro. Quando Lewandowski dal Borussia Dortmund è finito al Bayern Monaco i vecchi tifosi l’hanno applaudito a lungo. Al Gallo, però, 30″ di riconoscenza prima della partita li avrei comunque concessi: poi in campo non avrei fatto distinzioni»
FONTE: La Stampa
https://tuttoasroma.it/ultime-notizie-as-roma/maglie-2023-2024/as-roma-uscita-la-maglia-per-la-nuova-stagione/