La sveglia di Genova è riuscita anche a dare una svolta alle fasce, quelle che aveva dato molto poco la passata stagione e che adesso invece possono portare un ulteriore sviluppo della fase offensiva della Roma. Finalmente i gol passano anche dalle corsie, ma al tempo stesso finalmente la Roma ha a disposizione un attacco che può sfruttare i palloni giocati dalle fasce.
Un elemento aiuta l’altro, un reparto può beneficiare dell’altro. Così adesso la Roma può godere non solo del secondo miglior attacco del campionato, ma anche degli assist da parte degli esterni, sicuramente più pimpanti e positivi rispetto a un anno fa. Perché adesso c’è chi sa sfruttare i loro palloni giocati in area.
I numeri sono sicuramente confortanti rispetto a quelli della passata stagione nella quale Spinazzola, Zalewski, Karsdorp e Celik avevano servito solamente 9 assist.
Pochissimo considerato il modulo, il 3-5-2 che li vede ben più alti rispetto al classico terzino.
Numeri quasi raggiunti dopo solamente dieci partite stagionali tra campionato e coppa, specialmente in queste ultime gare. In totale gli esterni hanno realizzato in questa stagione 6 assist (due Spinazzola e Celik, uno a testa per Karsdorp e Kristensen), 5 dei quali sono arrivati dopo la sonora sconfitta di Marassi per 4 a 1.
La Roma in questa fase della stagione manovra maggiormente sulla zona destra del campo, quella cioè dove è posizionato Dybala ma anche dove si trova più spesso Lukaku. Non è un caso che durante il riscaldamento di Cagliari-Roma il centravanti belga fosse alle prese con un fitto colloquio con Karsdorp per spiegargli quelli che sarebbero stati i suoi movimenti dentro e fuori dall’area. Adesso la Roma sembra avere più possibilità offensive anche grazie al salto di qualità degli esterni di Mourinho.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi
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