Cristante poi tutti gli altri. Mourinho è soltanto l’ultimo degli allenatori della Roma a pensarla così. Dall’endorsement di De Rossi nella conferenza di addio del 2019 alla sua riconosciuta leadership all’interno delIo spogliatoio. Bryan, con 1l tempo, si è preso la Roma e la Nazionale, altra realtà dove è apprezzato e considerato, e anche in questo difficile inizio di stagione per i colori giallorossi ha dimostrato di essere indispensabile per la squadra.
Nel momento probabilmente da considerarsi il migliore con la Roma per forma e capacità realizzativa, il numero 4 è stato costretto a tornare al centro della difesa. Ruolo dove ha giocato per lunghi tratti della stagione 2020-21 con Paulo Fonseca in panchina e nel quale ha chiuso la scorsa stagione quando, come in questo frangente, la Roma aveva ai box tre difensori di ruolo: Smalling, Llorente e Kumbulla.
Da Genova in poi si è ripresentata la stessa situazione, e Cristante ha risposto come sempre presente, garantendo stabilità e sicurezza alla retroguardia di Mourinho. Eppure la sua annata nel nuovo ruolo di mezz’ala che lo Special One gli aveva regalato col cambio modulo (dal 3-4-2-1 al 3-5-2) e come conseguenza all’arrivo di Paredes (più regista di lui), era iniziata alla grande con prestazioni di livello e vena realizzativa ritrovata (2 gol nelle prime 5 di campionato).
Cento per cento dei minuti giocati in entrambe le competizioni in questa stagione nelle dieci gare disputate dai giallorossi e, allargando il periodo dell’analisi, ha saltato soltanto 12 gare nelle ultime 4 stagioni per un totale di 161 apparizioni in giallorosso. Praticamente, dopo l’infortunio di quattro anni fa (problema al tendine dell’adduttore), non si è mai fermato e non ha intenzione di farlo.
Per Mourinho è sempre stato un uomo chiave in praticamente tutte le posizioni del centrocampo, ma anche in difesa. Uno status, il suo, così da sempre, da quando la Roma lo scelse nell’estate del 2018 dopo una super stagione con l’Atalanta sotto la gestione Gasperini. In giallorosso non ha mai replicato quei numeri, anche perché ha ricoperto ruoli differenti, ma ha scoperto una leadership che in pochi gli avrebbero riconosciuto.
Ora, dopo la sosta e gli impegni con la Nazionale, dovrebbe tornare a fare il suo mestiere in mediana, anche se dipenderà molto dalle condizioni di Smalling e da quanto Mou si fida di Llorente a comandare la difesa. Contro il Monza, quindi, è ancora incerta la previsione sulla sua zona di competenza.
FONTE: Il Tempo – L. Pes
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