In buone mani. Dopo aver vissuto due stagioni col fiato sospeso, nella speranza che a Rui Patricio non arrivasse nemmeno un raffreddore, adesso il clima a Trigoria è decisamente cambiato. Questo perché José Mourinho si sente più al sicuro, Mile Svilar sta crescendo giorno dopo giorno e adesso, agli occhi dello Special One, non rappresenta più un oggetto misterioso.
L’alternanza tra i pali, iniziata nel ritiro estivo portoghese, non è affatto casuale, ma è il frutto di un lavoro silenzioso che l’estremo difensore serbo ha portato avanti negli ultimi mesi. Il titolare rimane Rui Patricio per leadership, esperienza e credibilità agli occhi dei compagni, ma Svilar adesso si candida a raccogliere in futuro l’eredità del portiere portoghese, in scadenza di contratto a giugno. (…)
Fu proprio il mese di ottobre, nella stagione 2017-18, a rappresentare il punto di partenza della carriera europea di Svilar. Tre apparizioni con Manchester Utd e Basilea, tra l’altro con una scena incredibilmente tornata d’attualità, visto il lungo colloquio tra lui e Romelu Lukaku a fine gara, con il belga a consolare il portierino dopo un errore nei 90 minuti, oggi compagno di squadra in giallorosso.
Ed è proprio l’Europa il palcoscenico che darà modo al serbo di dimostrare tutto il suo potenziale: Mourinho ha infatti deciso di concedergli spazio nel girone di Europa League e le risposte contro Sheriff Tiraspol e Servette sono state più che incoraggianti. Nella sfida contro la squadra svizzera Mile ha guidato con sicurezza il reparto, blindando la porta con parate e uscite coraggiose.
E tutto questo porta a pensare che tale ruolo e la seguente alternanza non verrà toccata, dandogli modo di difendere la porta della Roma nella doppia, delicata e decisiva, sfida contro lo Slavia Praga, che deciderà il primato del girone di Europa League. Mile adesso è pronto, l’Europa è la sua grande occasione.
FONTE: Il Romanista – A. Di Carlo
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