Non sono ore facili quelle che sta vivendo Nicola Zalewski, raggiunto nel ritiro dell’Under 21 polacca dalla notizia di un suo presunto coinvolgimento nell’inchiesta che la Procura di Torino sta portando avanti sui calciatori protagonisti del caso-scommesse. Dopo Fagioli, Zaniolo e Tonali, ieri il nome dell’italo-polacco della Roma è stato pronunciato da Fabrizio Corona attraverso il suo sito, dillingernews: per creare attesa, Corona ha prima fatto trapelare che si trattava di un calciatore “attualmente nella formazione giallorossa”, poi ha pubblicato una foto oscurata di Zalewski e infine ha svelato il nome. Una rivelazione che però, al momento, resta una sua indiscrezione perché Zalewski non è indagato e agli atti della Procura di Torino non risultano evidenze sul ragazzo.
Così Zalewski è rimasto in ritiro con l’Under 21, e proprio da lì è arrivata l’unica reazione ufficiale alla vicenda. “Non si fa riferimento in alcun modo ai post sui social. La Roma, con la quale siamo in contatto, non ha ricevuto alcun documento riguardante Nicola Zalewski”, le parole del direttore del dipartimento media e comunicazione della Federcalcio polacca, Tomasz Kozłowski. “Finché non ci sarà certezza di un atto notificato da parte della Procura, preferiamo non commentare”, fanno sapere da Trigoria. Sicuro delle sue ragioni, invece, Fabrizio Corona, intervenuto a un’emittente radiofonica romana. “La mamma della fidanzata di Zalewski – ha spiegato – è una mia amica carissima, è proprietaria di alcuni negozi, si chiama Monica e siamo amici da venti anni: mi ha scritto cinque messaggi in cui mi pregava di non fare il nome di Zalewski”. Ma l’appello evidentemente è rimasto inascoltato.
In molti, tifosi romanisti e non, hanno difeso il giocatore: “Prima di dare delle sentenze e dei giudizi definitivi bisognerebbe aspettare e dargli la possibilità di difendersi” e “Se ha sbagliato è giusto che paghi, ma la sua colpa va dimostrata”. Inevitabile però anche il ricordo di alcuni episodi del passato in cui il giallorosso è stato protagonista di qualche scivolone di troppo. Due anni fa diventò virale il video in cui si trovava insieme a due amici (uno era il trapper Zep Dembo) che urlavano “Mourinho, qui stasera pippiamo e questo sta con noi”, mentre la scorsa estate ad Ibiza è stato ripreso mentre partecipava al coro contro i napoletani “Vesuvio erutta”. Due episodi gravi, ma niente in confronto a quello che dovrà affrontare, se le accuse di Corona saranno confermate dai magistrati torinesi.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini
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