I colori e le rivalità passano in secondo piano quando nel mirino — a torto o a ragione — entrano anche tifoserie con le quali i rapporti sono stati durissimi, sfociati in passato in guerriglie vere e proprie. Così i capi della tifoseria viola hanno deciso che la curva Fiesole all’Olimpico resterà in silenzio per la prima mezz’ora e non esporrà gli striscioni. Il motivo di questa scelta è da ricercare nelle misure repressive adottate di recente contro i tifosi della Roma. Misure ritenute «inaccettabili» dagli ultras viola; non per solidarietà agli ultras giallorossi (con i quali i rapporti restano tesissimi), ma perché «se succede oggi a Roma potrebbe succedere domani a Firenze», come si legge in un comunicato diramato ieri in serata proprio dagli ultras viola. Quando il mondo ultras si sente nel mirino risponde compatto contro «provvedimenti libartici, volti unicamente a normalizzare i pochi spazi di libertà rimasti e a sradicare quella passionalità, che da sempre ha contraddistinto gli stadi italiani e le curve in particolare.
Tornando al calcio giocato, riflettori puntati su Faraoni contro Leoni Indomabili. Egitto-Camerun: è questa la finale della Coppa d’Africa che si giocherà domani sera alle 20 a Libreville, in Gabon. Una partita che di riflesso, interessa anche la Fiorentina. Non il risultato, ma tra i protagonisti — fino ad ora lo è stato in maniera indiscussa — ci sarà anche Momo Salah. L’egiziano, che contro la Fiorentina ha già segnato, potrebbe rientrare dall’Africa e essere a disposizione di Spalletti per la partita di martedì sera. Difficile capire, però, in quali condizioni