Comincia domani sera all’Olimpico contro la Fiorentina (ore 20.45, arbitra Irrati) il «tour de force» che porterà la Roma ad affrontare otto gare in meno di un mese. In 26 giorni i giallorossi si giocano il futuro, in campo e fuori: campionato (Fiorentina, Crotone, Torino prima di Inter e Napoli), Europa League (il doppio confronto con il Villarreal, il 16 in Spagna e il 23 la gara di ritorno in casa) e la semifinale di andata di Coppa Italia, con il derby (1 marzo) che capita tra la trasferta di Milano con l’Inter (26 febbraio) e la gara col Napoli (4 marzo), diranno se la formazione giallorossa può arrivare in fondo in tutte le competizioni, come vorrebbe il tecnico Luciano Spalletti e come sognano i tifosi. Fuori dal campo si giocheranno partite altrettanto importanti. Per questo tra la fine del mese e l’inizio di marzo James Pallotta sbarcherà di nuovo nella Capitale.
Il presidente giallorosso seguirà da vicino le trattative per i rinnovi contrattuali di giocatori fondamentali come De Rossi, Strootman e Nainggolan (di Totti invece si parlerà più avanti) e farà il punto con Spalletti per capire le intenzioni del tecnico toscano, che ancora non ha sciolto le riserve sul proprio futuro. La Juventus (Allegri sembra destinato ad andare via) e l’Inter (Pioli sarà confermato solo se conquisterà la qualificazione in Champions League) gli affiderebbero volentieri la panchina, il prossimo anno. Ma Pallotta cercherà in tutti i modi di convincerlo a rimanere. Proprio l’allenatore ieri è stato protagonista di un appello in favore dell’altro argomento che sta a cuore al presidente e che avrà una risposta definitiva il 3 marzo, giorno in cui terminerà la conferenza dei servizi decisoria: il nuovo stadio da realizzare a Tor di Valle. Nel frattempo, però,si riparte dall’Olimpico e dalla Fiorentina. «Ricominciamo con una vittoria – le parole di El Shaarawy – per tornare davanti al Napoli e restare nella scia alla Juventus».