Un centinaio di tifosi a Fiumicino ad aspettare la Roma in partenza per Milano. Come al solito il belga non si è sottratto al bagno d’amore dei suoi tifosi, soprattutto quelli più piccoli. Tante foto, autografi, saluti ai bambini per regalargli una breve ma intensa emozione. L’altra faccia della medaglia del tifo, quello nerazzurro che invece a San Siro è pronto a contestarlo. Romelu e i romanisti a Fiumicino, un’immagine bella, intensa, e che va in controtendenza con tutto cioè che è stato alimentato negli ultimi giorni.
“Coraggio Romelu, segna e batti l’Inter!”. A onor del vero, l’urlo di un tifoso (lui un po’ più grandicello rispetto alla media) era leggermente (eufemismo) più colorito e ben meno da fascia protetta. Tanti altri romanisti invece, quelli più piccolini, lo hanno caricato per una sfida che adesso sentono anche un po’ di più. Perché se viene toccato un giocatore della Roma, anche se appena arrivato, viene toccato il tifoso stesso. Big Rom ha percepito l’affetto e la protezione nei suoi confronti e giocherà anche per loro. Per vincere e ritagliarsi una bella serata nella sua partita numero 600 da professionista.
Un traguardo importante e che raggiungerà guarda caso, o scherzo del destino, proprio a San Siro, ma con la maglia diversa da quella indossata fino a quattro mesi fa. Il belga ha segnato otto gol in dieci partite, una media di 0,80 gol a partita tra le migliori in in Europa (l’ottava tra i cinque top campionati) e superiore a quella di Haaland (0,79), Griezmann (0,78) e Salah (0,75). Cercherà di migliorarla ulteriormente a San Siro, con il sostegno dei 5mila tifosi romanisti sugli spalti e di una squadra che lo aiuterà a dimenticare – almeno in campo – il suo passato.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi