Non sarà in panchina, ma avrebbe voluto tanto esserci. E chi pensa il contrario «è un’idiota». Firmato: Mourinho. È un José agguerrito quello che questa sera sarà a San Siro contro la “sua” Inter. Vedrà la partita dal pullman o comunque da un posto dove non potrà essere infastidito. Agguerrito perché non ha perso occasione di difendere Lukaku e di mettere pressione a Simone Inzaghi certificando che ha la squadra più forte della Serie A.
La formazione che José dovrà schierare è praticamente obbligata fatto salvo un paio di ruoli in cui ci sono dei ballottaggi. In mediana, ad esempio, Bove e Aouar lottano per un posto. Stesso copione in avanti dove potrebbe essere confermato El Shaarawy al posto di Belotti come partner di Lukaku. A dirla tutta c’è anche un dubbio sulla fascia destra perché Celik è piaciuto contro lo Slavia Praga e non è escluso che possa partire al posto di Karsdorp.
Sulla fascia sinistra l’unica possibilità è Zalewski, difficile che ci venga dirottato il Faraone, mentre a destra parte favorito Karsdorp, ma Celik ha qualche chance. Infine, l’attacco in cui Lukaku sarà il punto di riferimento di tutti, anche degli interisti sugli spalti che da oltre un mese gli stanno promettendo una forte contestazione. Romelu sorride, vive sereno e continua a segnare.
FONTE: La Gazzetta dello Sport