Dybala subito in campo, El Shaarawy da esterno sinistro dentro a un3-5-2 ibrido. Le ultime indicazioni dalla rifinitura sembrano aver risolto il dubbio strategico di Mourinho, che in una settimana finalmente intera di allenamenti ha provato diverse soluzioni tattiche: contro il Lecce dovrebbe dare una nuova chance ad Aouar, che ha giocato malissimo i pochi palloni toccati a San Siro ma ha anche la qualità per supportare la manovra e dialogare con Dybala, che torna dopo il mese passato a curare la lesione al legamento collaterale del ginocchio.
L’escluso sarebbe dunque Zalewski, sovrastato da Dumfries ben oltre le sue responsabilità in un duello sproporzionato sotto ogni punto di vista. Mourinho preferisce ripartire dallo spartito che la squadra conosce meglio, avendolo studiato dall’inizio dell’estate, aumentando il livello di talento rispetto a San Siro. Con il 3-5-2, Dybala sarà libero da compiti di copertura e potrà interamente dedicarsi a Lukaku, che spera di riprendere il filo del gol mentre il centrocampo a tre, con Cristante nel mezzo al posto dello squalificato Paredes, dovrà tenere in equilibrio il telaio.
Per Bove, prodotto del vivaio più volte elogiato da Mourinho, sarà quindi la settima partita da titolare di fila tra campionato ed Europa League. A destra è scontato infine il rientro di Karsdorp, lasciato fuori a sorpresa domenica scorsa a favore del misterioso Kristensen. Le opzioni del resto non sono tante: così come Mourinho aveva cambiato due giocatori tra Slavia e Inter, non toccherà più di tanto la formazione contro il Lecce. Tre novità, una delle quali obbligata dal giudice sportivo: Dybala, Karsdorp e Aouar.
Si rivede in panchina anche Renato Sanches, invisibile dallo scorso 21 settembre. Con soli 98 minuti nelle gambe e già due infortunimuscolari dall’arrivo alla Roma, il nostro si è preso un po’ di tempo per recuperare una buona condizione atletica e per lavorare sulla prevenzione di nuovi malanni. Contro il Lecce potrà giocare una mezz’ora, per poi alzare il livello giovedì prossimo a Praga.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida