“Durante la pausa io e Sarri non rideremo e non piangeremo, è questo il significato del nostro pareggino”. Si accontenta, alla fine, José Mourinho: la gara con la Lazio avrebbe potuto rilanciare le ambizioni romaniste, ma anche regalare al portoghese una sosta di polemiche. (…) Dopo la sconfitta in Europa League contro lo Slavia, i giallorossi erano chiamati ad una reazione d’orgoglio. L’approccio è stato corretto, ma non è bastato per ottenere i tre punti. “Noi giochiamo per vincere, è stato un pareggio positivo perché è meglio della sconfitta, poi quando giochi contro una squadra del tuo livello e non perdi significa che non lasci tre punti in uno scontro diretto. (…) Siamo a tre punti dal quarto posto, per me il campionato è iniziato alla quarta giornata e nonostante tutto siamo vicini alla zona Champions”. (…)
I primi cambi sono arrivati a pochi minuti dalla fine. “Hanno giocato quelli che stavano meglio: i tre di centrocampo avevano gambe, cuore, testa e anima per giocare questa partita. Sapevo che i due quinti avrebbero potuto avere difficoltà ma avevo alternative, mentre in difesa non ci sono. (…)
Dybala? Ha fatto un bel lavoro per noi, ha dato sicurezza alla squadra, abbiamo bisogno della sua classe soprattutto contro una squadra come la Lazio. Forse potevo cambiarlo prima ma per noi Paulo è fondamentale. (…) Le critiche? Mi lasciano indifferente, io sono esigente con me stesso e anche se avessimo vinto 5-0 non avrei dimenticato la partita contro lo Slavia Praga”.
FONTE: Il Corriere della Sera