A fari spenti, solo come i grandi calciatori fanno. Con il sudore, la fatica e il sacrificio di questa esperienza giallorossa iniziata tra mille difficoltà ma che ha preso presto una svolta. Che Luka Mlakar fosse un buonissimo attaccante lo si è potuto intuire già nella scorsa stagione quando, dopo poche settimane dal suo arrivo, ha iniziato a segnare senza fermarsi più. Solo un infortunio ne ha frenato la crescita, con mister Ciaralli che ha potuto ritrovarlo solo per il finale di campionato. Un finale di campionato in cui, tra le altre cose, si è anche tolto la soddisfazione del tricolore in Under 17.
Questa stagione ha iniziato l’anno con l’Under 18 di Tanrivermis mettendo a referto un gol in due presenze, ma poi è stato chiamato in causa da Federico Guidi per la Primavera. L’impatto con capitan Cherubini è stato devastante: 20′ con il Sassuolo per prendere confidenza con la “nuova” squadra, poi una panchina (contro il Milan) e infine la grande esplosione. A Monza due perle trascinano la Roma alla vittoria, poi un giro a vuoto contro la Juventus, in cui gioca comunque una buonissima gara sfiorando la rete in due circostanze.
Domenica nuova titolarità nel reparto avanzato giallorosso, chiamato a prendere d’assalto la porta del Cagliari. L’ex Domzale ci ha messo davvero poco a ritrovare la rete, contribuendo al successo di una Roma tornata alla vittoria dopo il ko con i bianconeri. Insomma, se Guidi cercava un numero 9 “vero” dopo una serie di gare in cui Misitano sparava solo a salve, Luka Mlakar ha risposto presente.
FONTE: Gazzetta Regionale – L. Canicchio