Che non si stia vivendo il migliore dei mondi possibili, in fondo, lo si era capito da tempo. Basti pensare che José Mourinho, nella Roma, ha una media punti di 1,50 a partita, cioè la seconda più bassa in carriera finora.
I motivi? La coppia Lukaku–Dybala che non decolla, la maggior parte dei nuovi arrivi che convince poco, gli infortunati cronici che spesso restano tali. Fra questi motvi, però, spicca anche la fragilità del reparto arretrato, che ormai dal primo settembre è orfano di Chris Smalling, mentre a gennaio dovrà fare a meno anche di un altro titolare, cioè Evan Ndicka, chiamato a giocare la Coppa d’Africa con la Costa d’Avorio.
Morale: nel mercato invernale dovranno arrivare rinforzi. Perciò la rosa di candidati – tutti con la formula del prestito con diritto di riscatto – è andata lievitando.
Pinto sta accelerando il casting, visto che il campionato quest’anno a Natale non si fermerà. Le piste portano soprattutto alla Premier, ma anche in Austria e Svizzera. Il discrimine però, al solito, non potrà essere solo la bravura, ma anche il costo.
Il primo obiettivo è Dier del Tottenham, che fino a una decina di giorni faceva solo tappezzeria. Ora però, a causa dell’infortunio di Van de Ven, ha finalmente esordito, mettendo in salita la strategia della Roma. A 29 anni e col contratto in scadenza a giugno, l’inglese non sarebbe inavvicinabile, ma la trattativa non è semplice.
Discorso diverso per due giocatori del Chelsea. Si tratta dell’inglese Chalobah (ma nato in Sierra Leone), 24 anni, e del francese Sarr, il primo col contratto fino al 2028 e l’altro fino al 2025. Finora non hanno mai giocato e quindi il prestito sarebbe possibile, anche se il rendimento tutto da valutare.
FONTE: La Gazzetta dello Sport